2095 / Tassinari Clodoveo / 1938-7-9 /
a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone
9 luglio 1938
Mio carissimo Tassinari,
Finalmente a capitolo finito posso occuparmi un po’ delle cose nostre.
Grazie delle notizie buone e meno buone, umanamente parlando, perché tutto è buono quando lo consideriamo alla luce della fede.
Approvato incondizionatamente quanto hai fatto per regolare le varie cose dalla partenza del Sig. Akabae.
Stare mordicus alle prescrizioni di leggi e sempre in ottimi rapporti con tutte le autorità: è la regola d’oro. Ottenere per scritto meglio ancora.
Lo stipendio ordinario di Akabae è di Yen 95 (vedere le buste conti prima della partenza di Kijima). Non siamo scuola pareggiata dal Ministero dell’Educazione, ma dalla Provincia ed è meglio non litigare né far dire, specie ai cristiani, niente contro di noi.
Poi di fronte alla provincia noi trattiamo i nostri professori alla stregua degli altri (salvo le pensioni), diamo piccoli aumenti alla nascita di un figlio, paghiamo il mese di Agosto (senza però gli aumenti dopo Kijima), facciamo regalie, ecc.
Quindi hai fatto bene a far così. Segui anche in questo Don Bosco: non facciamo troppe questioni di soldi. Se li hai, al partire in luglio paga anche subito il mese di agosto (e ad es. se manca uno yen o due per arrivare ad una cifra tonda, ad es. fosse 59, fa 60, specialmente se si tratta di insegnante zelante).
Optime pure per il professore di Tokyo. Per il francese si fa come si può, d’altra parte non è dell’essenza.
Come vedi tutto si è appianato. In simili occasioni sta’ calmo, prega, agisci come sai e puoi. Il Signore ti mette nelle occasioni di far pratica. Impara l’arte e mettila da parte.
Godo della passeggiata. Ho visto la foto – ed ho ricevuto le altre individuali. Ne ho già donate 4 a brave persone. Le potessi fare fuori tutte, respireresti anche tu: ma lascia fare al Signore.
Per te: cerca di fare quel che sai e puoi. Fatti santo coi mezzi che ti dà cotidie Lui, e come vuole Lui, non come vuoi tu. Ad es. è una settimana che ho mal di pancia e non posso fare né materialmente, né spiritualmente come vorrei. Lui vuole così… e così sia. Applica a te. Oh, se facendo quel che possiamo e sappiamo, ci lasciamo guidare da Lui!…
Per me, tento di pregar per voi cotidie e più volte… ora che ho i vostri volti.
La tranquillità e calma è frutto della tua obbedienza. Temi solo il peccato: ma in un certo senso, neppure quello, combattilo ad ogni costo.
Optime per Kawaguchi, e per la sua visita a Tokyo. Procura che sia fruttuosa.
Bravi confratelli! No, no: non temano di lavorare. Don Bosco ci vuole così; se no, siamo salesiani all’acqua di rose; solo si lavori con ordine, secondo obbedienza e secondo le forze.
Purtroppo non so ancora nulla del personale, ma spero saperlo per la prossima lettera che non si farà attendere.
Colle autorità al momento è meglio Chukanji; quando fa viaggi speciali dagli qualche cosa – si fa del bene a Lui, e non chiacchiererà.
I cristiani saprebbero tutto, se usassimo altri: d’altra parte come pagano, lui ha più entratura. In cose urgenti fa’ fare tu direttamente senza timori.
Spero fare visita (quando?) ai tuoi.
Sta’ calmo; tengo conto di tutte le tue raccomandazioni e cercheremo la macchina (6x3) pel Seminario.
Omnibus et singulis salutem plurimam e un pugnello a Ragogna.
Tuo
Don V. Cimatti, sales.