6120 / Tonelli Antonio / 1926-2-15 /
a Don Antonio Tonelli, compagno di ordinazione, collega a Valsalice
15 febbraio 1926
Carissimo Don Tonelli
Il treno mi porta da Nagasaki a Miyazaki e nei brevi tempi che mi è permesso, scrivo. La relazione del viaggio in comune. Siccome non so se e quando potrò tornare a Nagasaki per aver qualche ricordo faccio spedire un pacco da Nagasaki contenente:
1) libri di pietà in giapponese, catechismo ecc. ecc. pel Sig. Don Ricaldone. Dalla sede invierò altro che se si crede si potrà esporre.
2) per le vostre raccolte: conchiglie di vario genere, eduli tutte perché trovate nei residui delle case o nei terreni vicini alle case e messe fuori come materiale di rifiuto. Qualche seme e frutto (ghiande a esempio) e un po’ di piante. Da qualche rapida osservazione le piante ordinarie dei boschi attualmente sono come da noi (veronica, specie tazzetta, pervinca, viola e le altre solite).
Ho raccolto quello che credevo più interessante sul momento. Mi interessa molto sapere che cosa è quanto invio su alcuni rami di camelia (qui già in fiore come lo sono i prugni ecc…tutti selvatici. Proveremo ad addomesticarli, ma mi ci vorrebbero marze buone. Vedrò e nel caso ti scriverò per l’invio. Fino alla fumiggine e a chissà quale cocciniglia ci arrivo, ma poi ai rametti di quell’altra forma ed articoli come piccoli cactus, buio pesto. In alcune piante alcuni rami sono a camelia, altri a soli rami e altri misti.
Vi sono anche le pietre – graniti, silici. E in molti luoghi in sfacelo, altre dalla facies vulcanica. Vi è anche una specie di alabastro o steatite? che viene lavorata per fare statue, vasi, ecc. ho potuto trovare solo quel campione.
Scusa mio Tonino, l’ignoranza: che vuoi? Sono anche un naturalista fallito, non ho nessun libro alla mano, non sono in casa mia ancora e tutti fanno le meraviglie che raccolga (perfino i confratelli!) e quel che è più, non so. A Miyazaki mi propongo di fare di più e meglio anche col tuo consiglio ed aiuto. Ho visto già istituti e scuole e raccolte… siamo infinitamente più avanti noi (per carità che nessuno senta). Ad ogni modo voglio prima vedere le scuole governative. Da quelle private o assimilate alle governative pare (almeno pel materiale didattico) si accontentino di assai poco.
Il Giappone è bello quanto si può pensare, di quella bellezza armonica, da cesello in ogni suo punto. Non voglio fare il saputello però per averne veduto pochi chilometri; posso certo dire che salvo le case, i costumi e le faccie siamo come nelle parti più belle della nostra sempre assai bella Italia, e questo si può dire forte, ma che non sentano questi simpatici figli di questo paese, finora….d’incanto.
Un abbraccio al mio Don Picca e un saluto con tutta l’anima a tutti i commensali.
Tuo aff.moDon Vincenzo Cimatti
Scusa la calligrafia e l’espressione…. Fra un paio di mesi non mi capirete più.