Cimatti|Ricaldone Pietro|1947-4-8

3436 / Ricaldone Pietro / 1947-4-8 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


Relazione sulle visite fatte agli istituti delle Figlie di Maria A.

come Delegato del Rev.mo Rettor Maggiore


Tokyo, 8 aprile 1947


Salvo nei due anni più intensi della guerra potei fare sempre regolarmente la Visita annuale (oltre le visite anche mensili arrepta occasione) secondo le modalità del N° 94 Atti.

Mensilmente, e potendo anche più spesso, facevo pervenire una letterina con un pensiero direttivo per il mese o per le feste speciali o ricorrenze proprie dell’Istituto – ed anche colle notizie generali che potevo avere.

Mi pare di poter affermare che lo Spirito di D. Bosco regna nel personale straniero e giapponese e nelle opere. Le case sono due a Tokyo e a Beppu, e questa ha una succursale nella medesima città.

In entrambe vi è aspirantato e postulato – il Noviziato è a Beppu e vi si osservano le prescrizioni e della Chiesa e delle Costituzioni in materia.

Buona la pietà e nelle suore e nelle alunne, il che denota un buon progresso spirituale. Non minore è il progresso morale sia riguardo alle suore che alle alunne.

Quanto al progresso scientifico, è ben accudita la formazione catechistica; vi sono allieve che frequentano i corsi superiori o Università.

L’investimento dei capitali o la sicura conservazione delle doti non desta apprensione, perché come non ci sono debiti, così non ci sono riserve di nessun genere – per le doti a tutt’oggi non si è riusciti ad averne alcuna.

Le relazioni colla Congregazione nostra sono buone. Recentemente si è addivenuti a nuove convenzioni che assicurino un conveniente trattamento economico e di maggior rispetto al sacerdote o ai sacerdoti deputati ai servizi religiosi per le rispettive comunità, che fino a ora hanno lasciato alquanto a desiderare, specie nei riguardi della retribuzione, non corrispondente al non poco desiderato dalle Suore.

Sarà per mancanza di personale od altro, ma non si riuscì ad affidare alle Figlie di Maria A. opere parrocchiali (asili) e sezioni annesse ad opere salesiane (assistenza di piccini, cucina e lavanderia). Si ricorse così ad altre Congregazioni femminili religiose.

Le Opere sono approvate dal Governo e sussidiate – sono assai ben viste. Salvo la casa Mazzarello che è di proprietà dell’Istituto, le altre abitazioni sono prestate dal Governo o dalla Provincia. Sarà in seguito risolta la questione della proprietà (fitto o compera o sfratto)?

Negli anni di guerra le prove dolorose attraverso cui passarono (incendio dell’Opera di Tokyo e Shizuoka) e le condizioni in cui si trovarono specialmente le Suore straniere (sorveglianza speciale, perquisizioni, internamento, ecc.) e il necessario trasbordo in luogo di rifugio per salvare i piccini di Tokyo, resero difficili molte cose, ma, grazie a Dio, poterono sempre fare regolarmente le prescrizioni delle loro Costituzioni, ebbero le conferenze, poterono fare l’esercizio di buona morte e gli esercizi spirituali, letture spirituali a tavola, meditazioni, lettura spirituale, ecc.

Bruciate e smarrite molte cose per i traslochi, non ricevendo da anni nulla dall’estero si supplì come si potè.

In qualche caso (non ricevendosi risposta dall’estero perché impossibile) dalla Ispettrice per delegazione si ricevettero voti o si diede la mantellina (in cose mi pare non sostanziali o canoniche), ricorrendo al sottoscritto, mi sono assunto la responsabilità: penso non ci sia nulla da rettificare o da sanare canonicamente.

In fede

Sac. D. Vincenzo Cimatti, Ispettore

Del. per il Rev.mo Rettor Maggiore

Istituto delle Figlie di M. A. in Giappone