Cimatti|Romelli Stefano /1948-1-27

3536 / Romelli Stefano / 1948-1-27 /


a Stefano Romelli, salesiano laico, missionario in Giappone



27 gennaio 1948

Carissimo Romelli,


Finalmente son riuscito ad andare a Vilminore che è proprio in capo al mondo – con pioggia e neve.

Il parroco (penso che lo conosca) mi ha accompagnato su, per quella Via Crucis… ho perfino fatto un buon ruzzolone. Trovo tutti, tutti e in ottima salute. I due fratelli, come il babbo, ottimi cacciatori, ma vi è poca cacciagione. Puoi capire! Ho raccontato tutto… e le vicende di Miyazaki e quelle di Tokyo… dal cavallo ai fichi, fino a Kokubunji. Oh, qual gioia e bontà nei tuoi cari.

Ho parlato della banda, della stalla (mentre il babbo mungeva).

Ho veduta la bella cappelletta colla splendida statua di Maria Aus. Ho parlato due volte in chiesa – un boccone coi tuoi in cui si è brindato alla salute di un certo Stefano di mia conoscenza e di cui tuo fratello mi contava le sue avventure di caccia.

La più bella è che mentre le guardie forestali gli correvano dietro, si vede davanti la lepre: spara, l’uccide e va a mangiarla cogli amici, lasciando gli altri con tanto di naso. I tuoi sono anime sante, specie il babbo e mamma; mi condussero a visitare amici e tutti ti salutano, ti ricordano e desiderano vederti: è naturale.

Ho parlato della tua Università… insomma tutto il bene che sapevo di te l’ho detto ed erano felici.

Caro Stefano, ringraziamo Dio di tutto e renditi degno di tante anime buone che pensano e pregano per te. Un saluto speciale a Carlo.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.