2774 / Ricaldone Pietro / 1941-7-7 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Tokyo, 7 luglio 1941
Rev.mo ed amatissimo Sig. Don Ricaldone,
Come tentativo, tento per varie vie far pervenire qualche notizia che assicuri i Superiori delle cose nostre.1
Al momento buona salute e continuazione del lavoro.
Speriamo fare i nostri esercizi spirituali alla fine di Luglio e agosto.
Anche le Figlie di Maria A.: bene.
Mio rendiconto mensile: nulla di nuovo per la salute materiale e spirituale. Non spedisco i rendiconti già pronti. Nulla di speciale.
Se i Superiori potranno venirmi in aiuto per lo studentato, Deo gratias!
Spero che il Sig. Don Berruti potrà mantenere la promessa.
Per me e per tutti preghiere e benedizioni.
Sempre suo
Don V. Cimatti, sales.
1 Questa lettera di contenuto laconico, è l’ultima spedita al Rettor Maggiore durante il 1941. Anche negli anni seguenti fino alla fine della guerra fu quasi impossibile tenersi in relazione con i Superiori. Don Cimatti continuerà a scrivere i rendiconti e le relazioni ma non le spediva, non sapendo dove andassero a finire. Le varie decisioni che prendeva dovevano basarsi sul suo giudizio nella situazione in cui si trovava. Ugualmente non poteva avere aiuti finanziari dall’estero. L’unico aiuto era la fede nella Provvidenza e l’industria personale dei confratelli.