3481 / Figura Giuseppe / 1947-8-23 /
a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone
23 agosto 1947
Carissimo D. Figura e carissimi tutti,
Vi penso sempre e tutti in ottima salute e al lavoro. Avrete anche voi finito o starete finendo gli esercizi. I capitolari li hanno finiti ieri – quindi anche il sottoscritto con D. Romani.
Si era in 108-10. Mancano gli Ispettori di Ungheria – Yugoslavia. I delegati di Ungheria e Germania. Gli altri ci sono tutti. Il 24 si incomincia il Capitolo di cui vi invierò notizie a tempo opportuno: si avvicina il tempo di ammainare le vele. Non è però ancor stato stabilito per nessuno la questione del personale. Riassumo quanto il Rev.mo Sig. D. Ricaldone ha detto nella predica dei ricordi. Sono cose note e stabilite e nelle regole e nelle ripetute esortazioni dei Superiori e vi prego caldamente che in quanto fosse necessario cerchiamo anche noi in Giappone di osservarle. Dipende da voi, cari missionari, il vigilare a che le nostre case non ne siano infette.
Tutto, voi lo capite, ha il suo influsso sulla perfezione della nostra purezza, e dobbiamo esserne gelosi in minimis. Dai cenni voi capite tutto.
Pratica della temperanza nell’uso dei sensi e nella cura del corpo (S. Tommaso nella Somma ne tratta in 29 questioni). Defin. Virtù generale e speciale. La nostra bandiera; lavoro e temperanza (lavoro è preghiera). Uso dei sensi, che sono i valletti che mettono noi in comunicazione con tutto il mondo esterno, qui totus in maligno positus est. Portano il bene o il male! Virgines sensus virgini essere debent. Che vede l’occhio? Tanti salesiani desiderano andare nel mondo. Vacanze, gironzolare per la città (bacheche, riunioni, ecc.), vestiti femminili e di uomini, parlatori delle nostre case (Rossi il portinaio, aveva scialli che dava alle vestite indecentemente, come si fa in Vaticano; occorrerebbero cartelli invitanti…), calzoni sport, esploratori (lotta insomma contro il nudismo), sacrestie, confess., donne in casa.
Libri illustrati, réclame, riviste (sportive), giornali, libri (tesi di laurea).
Per l’udito: le relazioni giornal. introducono libertà di parole su delitti, matrimoni, ecc., Radio, radio personali. Il tatto: è detto reprobus sensus: con noi, con gli altri.
I giovani non debbono andare nelle camere dei confratelli. Il confessore non deve ricevere in camera. Amicizie, regali, a braccetto, sdolcinature, ecc.: indicia periturae castitatis.
Cura del corpo: è il nostro alleato per la gloria di Dio. Vigilare sulle crapule, ubriachezza, vestito, abbigliamento, capelli, uso del tabacco. In omnibus: principiis obsta. Personalmente e i direttori, tutti, dobbiamo applicare l’argue, obsecra, increpa, vigila…
Mi dicono che Suor Letizia ritorna presto. Spero così inviare lettere e stampati più abbondanti.
Carissimi confratelli,
Sono sempre tra voi col pensiero e colla preghiera. Vi vedo in chiesa, nei vostri lavori svariati per il bene – l’occhio si riposa sull’Ospizio, sul cimitero e prego per ognuno di voi personaliter in memento Missae – per le suore, i ricoverati nell’Ospizio e per D. Antonio (che penso possa fare ancor il bell’apostolato nella prigione).
Penso ai nostri cari aspiranti ed allievi… e prego. Al momento non posso far altro. Stasera si entra in conclave. Preghiamo. Ossequi ai professori e per tutti e singoli un particolare ricordo a D. Bosco.
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Vostro
V. Cimatti, sales.
Speciali ossequi a D. Mukai e più a S.E. l’Amministratore Ap. che ricordo cotidie in fractione panis.