279 /Sordo Antonio / 1927-9-7 /
al chierico Antonio Sordo, ex-allievo di Valsalice
Miyazaki, 7 settembre 1927
Mio buon Toni,
Ho ricevuto la tua nostalgica da Valsalice. Ricordi passati. Non c’è male a ricordarsi, ma è più positivo ricordare il presente, da farsi e da farsi bene.
La miglior maniera di aiutare il Giappone è pregare… perciò prega e fa’ pregare.
Godo delle notizie giardinesche. Così abbiamo abbellito la Madonna e abbiamo lavorato per i posteri… Capisci?
In Giappone c’è posto se: a) sei forte e sano, b) se sei saldo nel cuore, non facendo stupidate con te o con altri, c) se sai stare unito a Dio, d) se hai voglia di studiare la lingua.
Figurati se non avevo notizie di Bovio e Giordano… I chierici e i salesiani anche soldati non devono avere i soldi. Tu sai le mie idee (mie?!!, di Don Bosco) al riguardo: neppure uno.
Per il soldato lasciati guidare dai superiori.
Non so di che musica parli, se delle mie porcherie musicali… Ho lasciato tutto a Valsalice, salvo i manoscritti. D’altra parte ho scritto a te positivamente: “Sappimi dire che musica desideri (tante operette sono all’Oratorio) e per quali voci”. Attendo.
Prego di cuore per Ivaldi, per Don Ignazio e per tutti. Di’ a Ivaldi che mi scriva ché gli parlerò di tante cose.
Il muscolo è l’epiglosso. Regola: “Parlare a tempo (rendiconto), tacere a tempo (sai dove e come). Leggi le lettere di S. Giacomo.
La preghiera quotidiana ci trovi uniti nel Signore.
Ti abbraccia e benedice
don Vincenzo Cimatti