Crevacore Alfonso / 1964-10-30 , Cimatti

6050 / Crevacore Alfonso / 1964-10-30 /


a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu



Chofu, 30 ottobre (1964)

Caris.mo e Rev.mo mio buon Direttore e padre,1

Scusa se ti domando un qualche minuto di tempo per il bene dell’anima mia.

Un po’ di rendiconto mensile non sapendo quando faremo l’esercizio di buona morte. Breviter:

1. - Sanità sai. Intenditi col dottore, ubi, come posso passare il riposo di questo periodo di tempo. Sono pronto a tutto in qualsiasi luogo e tempo. Ubbidisco in tutto ai consigli ed ordini del dottore e tuoi; ditemi quid faciendum e paratus ad omnia per far un po’ di bene all’anima mia e alle anime in qualsiasi condizione e con tutti i mezzi a me possibili.

Imploro la S. Messa regolare, la santa Messa. Fiat voluntas Dei, ma mi pare di diventare un buon laico dell’azione cattolica, niente di più. Mi pare che noi salesiani dobbiamo santificarci al sommo per rispondere a tono alla nostra vocazione sacerdotale e religiosa. Tutti dobbiamo santificarci se vogliamo santificare… tutti i salesiani sacerdoti, chierici e coadiutori… Oh, la Santa Messa!… Cerco di obbedire a te e al buon dottore; ditemi quid faciendum. In spiritu humilitatis desidero ubbidire meglio che posso in tutto.2

2. Ora a conforto spirituale leggo le opere di S. Francesco di Sales (Filotea, Teotimo, ecc.). Penso mi sia assai utile in tutto.

3. - Per tutto il resto: vita comune per me e per gli altri: insisti presso le Figlie di Maria Aus. (della cucina) affinchè non facciano particolarità…

4. - Nelle mie relazioni con il prossimo tento di fare qualche cosa con la preghiera, osservanza dell’orario della comunità in tutto: pratiche di pietà, cibo, qualche piccolo consiglio occasionale, ecc. buon esempio in tutto, ecc. Di tanto in tanto col personale dell’infermeria (permesso presunto) do dolci, pochi davvero, e anche ai visitatori (con qualche massima e consiglio).

Mi pare di aver detto tutto. Prega per me. Mi sei spiritualmente vicino nella giornata. Prego, preghiamo insieme…

Prega per me e benedici sempre come fai alla sera.

Tuo sempre vecchio amico dell’anima tua e nostra:

Don Vincenzo Cimatti, sales.




In relazione alla comunità non conosco nulla che ostacoli l’andamento regolare.

Penso che Dio sia contento della nostra famiglia.

Preghiamo

tuo

Don Vincenzo Cimatti

1 Questa è l’ultima lettera autografa al suo Direttore ancora leggibile. Le seguenti non sono decifrabili. Nelle ultime le righe sono addirittura sovrapposte e anche la firma non si legge: pur non vedendoci si sforzava di scrivere lo stesso. Le ultime sono dettate ad altri.

2 Da notare che dopo agosto non gli fu piú possibile celebrare neanche da seduto. Celebrò 9 volte in giugno, 10 in luglio e 6 in agosto. Specialmente da novembre in poi divenne sempre piú debole e anche l’udito e la vista si indebolirono, per cui divenne difficile comunicare. Non ci sono altre lettere di quest’anno.