2389 / Solari Carmela F.M.A. / 1940-4-22 /
Mikawajima Tokyo,1 22 aprile 1940
Rev.ma Madre,2
In merito a quanto accennavo l’altro giorno, eccole il pensiero nostro (Don Cimatti e Consiglio) per ciò che si riferisce al problema asilo.
Nell’attuale condizione di cose mondiali i Superiori nostri non permettono istituzioni nuove di qualunque genere.
Le opere sociali di Mikawajima quindi bisogna continuino nelle attuali condizioni,
Per non perdere il frutto del riconoscimento
E perché non si potrebbe ora sostituire con altra opera, in un’eventuale sottrazione dell’Asilo.
Si pregano quindi le Figlie di Maria Ausiliatrice:
Di lasciare in posto l’attuale takujisho (opera per l’affidamento giornaliero di bambini)
Presentando alle autorità il nuovo o come
Nuovo asilo (tenendo il presente come takujisho) o come
Sdoppiamento dell’attuale, continuando le Figlie di Maria Ausiliatrice a tenere le due sezioni.
Per eventuali sussidi concessi alle opere sociali di Mikawajima non vi è difficoltà a farne parte alle Figlie di Maria A.
Pare che così non ne verrebbero perdite materiali da ambo le parti.
Qualora poi le Figlie di Maria A. avessero altre proposte in merito ben volentieri verrebbero di comune accordo studiate.
Qualora infine le Figlie di Maria A. domandassero in blocco di avere la diretta responsabilità di tutte le opere sociali, non si ha difficoltà a concederla: ma si domanda allora (finché almeno le opere rimangono nelle sedi attuali) che le Figlie di M. A. corrispondano ai pesi di proprietà in forme da stabilirsi dalle due parti.
Il cambiamento dei direttori della casa ha portato a che dovessi trattare direttamente la questione. Il nuovo pure, non essendo al corrente, non potrà risolvere in fretta le questioni. Al solito in mia assenza Don Margiaria mi sostituisce.
Penso di partire (se sarò vivo) il 25 c. m. alle 11 di notte.
Il bravo catechista di Mikawajima che alle volte è interpellato per pratiche presso le autorità, non può naturalmente agire se non conforme alle direttive ed ordini che riceve da noi: mi manifestò le sue shinpai (= preoccupazioni), i vostri desiderata. Ecco anche il motivo che m’indusse a scrivere per vedere di metterci su una linea di comune intesa, ed affinché non sembri, extra, che si agisca non di comune accordo.
E preghiamo per il buon esito degli esercizi e per le vestizioni dei nostri.
Suo nel Signore
Don V. Cimatti
1 Era in un periodo in cui Mons. Cimatti si trovava a Tokyo. Alla partenza di Don Dupont, richiamato alle armi era subentrato nella direzione delle opere di Mikawajima Don Dumeez.
2 Suor L. Begliatti dalla primavera dell’anno 1939 era andata a Shanghai. La ricevente dello scritto potrebbe essere stata la responsabile diretta dell’incipiente opera di Tokyo: in tal caso non era Suor C. Solari.