1999 / Grigoletto Giuseppe / 1938-2-17 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
17 febbraio 1938
Carissimo Don Giuseppe,
È l’inizio del mese del tuo santo patrono e voglio esser dei primi a compiere il mio dovere verso di te cui tanto debbo. Sarà un mese speciale di preghiere e sacrifici che intendo di offrire per te, tenue omaggio di affetto riconoscente. Accetta e disponi. Non so fare retorica. Scusami dunque.
Ed ora a noi.
Unisco per i tuoi cari giovani: mi domandano palloncini (Margotti), fiori (Fabri), francobolli (Agostini), fazzoletti (Adriani), immagini (Lavi). Invio a parte un pacchetto, tu distribuisci come credi.
Ricevo i pregiatissimi libri. Deo gratias! Dizionari ecclesiastici! Francesi o di altre lingue… in quantum possum et tu indiges, peto et mando.
Per il Capitolo, non me ne intendo guari di Canoni, ma altro è il dovere, altro è l’usufruire del titolo. Ad ogni modo se il Signore vorrà, mi troverò: se non vorrà (e ne ho tanti mezzi), non potrò trovarmi. Sono senza personale… ad ogni modo il Signore può mandarlo.
L’invio degli Atti è fatto a tutte le case è chiaro. L’art. 128 non è un obbligo, ma secondo me, un onore, ed agli onori si può rinunciare, ed in multis salesianamente si deve. Non ti meraviglierai se ti dico che non usufruisco degli onori del Prefettato: mi pare bastino gli oneri… Ma come dico, se il Signore vuole, sta’ certo che ci vedremo e… sì, sì… insalata e pomodori… e tutte le altre combinazioni agricole, vacanze per i tuoi scolari, Messa di tuo fratello, ecc. ecc. Ora sta’ anche tu in pace.
Prego per il povero fratello di Dal Fior, specialmente in questo mese.
Con Don Tonelli sono in relazione, e nella sua carità verso il vecchio compagno e amico ha già generosamente aiutato la Missione. Deo gratias!
Scrivo e ringrazio i benefattori nuovi e vecchi.
E abbracciandoti nel Signore con mille saluti a te e a quanti conosco, con un augurio speciale ai buoni artigiani, mi confermo
Tuo
Don V. Cimatti, sales.