Cimatti|Acerbi Franco|1958-6-23

4951 /Acerbi Franco / 1958-6-23 /


a Don Franco Acerbi, missionario salesiano in Giappone



Chofu, 23 giugno 1958

Carissimo Franco,


Grazie della tua carissima… sei sempre tu… ma così va bene… anche nelle lettere bisogna che si riveli l’interna allegria ossia la pace dell’anima… sia pure ammantata qualche volta da qualche tirata a Tizio o a Sempronio… che però mi dice chiaro che D. Franco vuol bene al Signore e ai suoi confratelli e alle anime a Lui affidate… e dopo tutto, questo è quello che più vale.

l. - Non piove? Bisogna pregare. I pagani fanno gli amagoi (= funzioni per invocare la pioggia), e noi?… Niente male dire l’oremus “ad petendam pluviam”… e far pregare.

2. - Quando seppi che il bravo D. Lorenzi era ammalato gli scrissi e promisi preghiere anche da parte della nostra famigliuola.

3. - D. Manganelli inviò il programma, mi pare che sia riuscito bene. Comunque anche questo può essere mezzo di propaganda buono.

4. - Bravi, bravi… voi Camnasio e compagnia bella… o quam bonum et jucundum…

Quanto però siamo ancora lontani… ut sint omnes in unum… e non basta certo il bicchierino a realizzare questa santa e necessaria unione… Caro mio Francone… è segno che non siamo ancora santi… e ci vorrebbe così poco!

5. - Ho già dato al Prefetto il nome tuo per gli esercizi spirituali. D. Albano!… l’altro è Don Petracco… vecchia conoscenza… i 3… Per fare bene gli esercizi devi tu essere il massimo coefficiente.

6. - Per la questione vostra (casa) nel partire il Signor Ispettore non mi accennò niente. “Non dare dispiacere a Monsignore!…”. Questo povero uomo avrebbe detto: “Non dare dispiacere al Signore!”. Ad ogni modo sai anche tu le condizioni che possono dare buon esito alla cosa.

a. - Necessità e convenienza della cosa.

b. - Mezzi (che l’Ispettore non può absolute).

c. - Coordinare i lavori in un piano avvenire.

7. - Per D. Bovio. Bisogna commemorare certo – sono in intesa con Del Col e amici del Don Bosco… Ma sia commemorazione di famiglia (senza pubblicità, ecc.).

Pensate voi per gli inviti per Beppu – ci sia la partecipazione dei cristiani a Nakatsu, ma sia commemorazione nostra salesiana – e più partecipazione di preghiere… Inviterò per (limitare spese inutili) lettera personale le case a queste preghiere, ecc.

Sai che anni fa i Superiori fecero forti osservazioni sugli abusi dei 25.mi; facciamo le cose religiosamente e da buoni religiosi. Penso che il mio buon D. Felice sarà più contento, pur meritando non solo vere solennità cinquantenarie, ma centenarie, anche solo per il 25o: quel mio amatissimo figliuolo!

Mio caro Franco, prega un po’ per me… ne ho bisogno estremo. Ti ricordo cotidie insieme a Don Felice. Ti abbraccio e benedico.


Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.