1011 /Circolare salesiani / 1932-10-25 /
ai Missionari della Missione Indip. di Miyazaki
Miyazaki, 25 ottobre 1932
Carissimi,
Avendo avuto occasione recentemente di scambiare alcune idee su vari argomenti con S. E. il Vescovo di Fukuoka, credo utile farne parte per vostra istruzione e norma.
L’esperienza suggerisce chiarissimamente che intorno ai vecchi cristiani di Nagasaki è difficile influire in forma efficace – hanno la sagoma che hanno, e al più si può sperare un influsso sulla gioventù. (Sarà aperta presto a Fukuoka una scuola femminile appunto per le ragazze cristiane, tenuta dalle suore di S. Mauro, collo scopo di formare la futura madre istruita nei doveri domestici, igienici e di educazione).
Dopo la nostra esperienza fatta ormai per sei anni, sembra giunto il momento, che pur non derogando ai doveri di assistenza che dobbiamo ai cristiani, anche noi ci buttiamo più risolutamente all’apostolato fra i pagani.
Il cristiano tipo Nagasaki, sempre facendo le lodevoli eccezioni, non comprende, e per lui non ha valore, se non ciò che interessa e sollecita il suo vantaggio personale materiale. Aiuterà la missione se la vedrà rivolta a questo, e sacrificherà al suo interesse gli interessi della missione.
Anche per ciò che si riferisce all’azione cattolica, alla propaganda, lo sollecita ciò che mette in vista la sua personalità, ciò che sollecita la sua vanità personale, fatto il regolamento delle associazioni per lui tutto è finito.
Perciò il missionario deve essere l’unico centro regolatore, non permettere che si discutano gli ordini, non dare importanza a persone, non metterle in vista.
Recenti attacchi al Cattolicesimo lo dipingono come contrario al culto dei morti. Si celebri con pompa e colle norme già date per le feste giapponesi, la commemorazione del SHOKONSAI (feste delle anime dei defunti) e possibilmente si metta in posto visibile in chiesa un qualche cosa che richiami alla mente dei cristiani, non solo, ma anche dei visitatori pagani, l’insegnamento cattolico. Si studi sotto quale forma (targa, stendardo, scritta, ecc.) sia migliore, ma si cerchi che non manchi nelle nostre cappelle questo richiamo chiaro e visibile. Il prossimo mese di Dicembre [Novembre?] si presta assai bene per lo scopo.
Si stanno studiando le forme pratiche per venire ad un accordo per pubblicazione di articoli cattolici sui massimi giornali del Kyushu, ed anche per conferenze per radio. La cosa sarà più facile al ritorno di Mons. Roy.
Per il vitto ai famigli nostri non è possibile dare una norma identica per le singole residenze. La massima è:
Possibilmente sia vitto alla giapponese;
sia sufficiente, con specialità alle feste.
Per i catechisti e salariati che lavorano con noi si facciano patti scritti.
Don Tanguy è incaricato di fare uno schema di regolamento che sarà fatto passare per le opportune osservazioni prima dell’approvazione.
Si cerca di regolarizzare le nostre proprietà. I confratelli nella parte loro affidata diano la loro preziosa collaborazione e riferiscano al Centro.
Don Piacenza è l’incaricato, coll’augurio che quanto prima uno dei confratelli venga specializzandosi in questa materia, in modo che non dobbiamo sempre rimanere alla dipendenza totale degli altri.
Preghiamo la Madonna del S. Rosario che ci aiuti a vincere le difficoltà in cui ci troviamo, tanto spirituali che materiali.
Tutte queste osservazioni furono fatte anche in consiglio che le approva.
Tutto vostro aff.mo
Don V. Cimatti, sales.