681 /Sordo Antonio / 1930-12-27 /
al chierico Antonio Sordo, ex-allievo di Valsalice
Miyazaki, 27 dicembre 1930
Mio buon Sordo,
Il buon scolaro in scuola sta attento… e non scrive agli amici, fosse pure Don Cimatti. Non meriteresti risposta, ma visto che sei tu… visto che hai preso un proposito con Bovio (e non lo manterrete) di scrivere ogni sei mesi…
Vuoi da Don Cimatti un consiglio? Vedi, Antonio mio, tu, pur volendo bene a Don Cimatti, hai avuto sempre un po’ di paura di Lui, di dirgli certe cose che dispiacevano in te e negli altri… perché temevi che Don Cimatti si meravigliasse, ti perdesse l’amore intensissimo che sempre ha avuto ed ha per l’anima tua. Eppure Don Cimatti ha veduto chiaro…
Vedi il cuore e la sensibilità ti hanno dato lavoro e te ne danno – la lingua te ne dà ancor di più… e non proseguo, ma c’è ancora quello che ti dà più pena e non hai voluto dire a Don Cimatti. Lo dirai certo nella lettera che prometti scrivere fra non molto.
Vedi mio Antonio, non temere, parla perché è per il tuo bene. Per ora:
sforzati di stare unito a Dio con la preghiera,
lavora lavora lavora (vincerai col lavoro tante difficoltà),
sii allegro e di animo aperto coi superiori e più col confessore.
Questa è ottima preparazione al sacerdozio. Don Cimatti è vicino alla tua anima sempre coll’affetto, colla preghiera. Ti vedo, Antonio, ma nell’opera della tua santificazione sei tu che devi operare.
Ti abbraccio e benedico con tutta l’anima.
Tuo
Don V. Cimatti, sales.
P.S. - Un dolce pugno a Bava ed uno a Bovio.