Cimatti|Caviglia Alberto / 1931-7-21

778 /Don Caviglia Alberto / 1931-7-21 /


a Don Alberto Caviglia, salesiano, studioso di Don Bosco



Takanabe, 21 luglio 1931

Amatissimo D. Alberto,

Spedito l’ultimo biglietto mi giunge la sua, colla sua davvero grande carità. Che il Signore la rimeriti e le dia il 100 e per la salute materiale (Lei deve almeno finire il lavoro su D. Bosco) (e poi si vedrà) e per la sua prosperità spirituale. Non tema! Lei andrà dritto in Paradiso, e molto in su (dato che ci sia un su in Paradiso)… Sa perché? Perché D. Alberto ha predicato sempre ed ha praticato sempre, anche verso la povera missione giapponese, la carità di Gesù. Allegramente dunque.

Nell’ultima lettera le esponevo le mie necessità… Quanto farà colla preghiera, coll’opera, col consiglio è tutta vera e fiorita carità. So con chi parlo e quindi stop.

Sono davvero dolorose le notizie dall’Italia, né seppi nulla da D. Ruffini… ma leggo tra le linee…

Potendo spezzi una lancia per le missioni… e anche per quella del Giappone… Le assicuro, amatissimo D. Alberto che D. Cimatti e i suoi la ricordano. Lei conta 64… D. Cimatti 52… ma tanto l’uno che l’altro abbiamo ancora molte cose da fare… Predichi, scriva, lavori per le missioni, per l’arte… e Gesù tien conto di tutto.

Bravo, preghi per me, a Faenza e vedendo amici (ad es. il Dr. Ghetti) dica loro tutta la riconoscenza del povero D. Cimatti.

Che dirle? Che il Signore per la sua carità e preghiere ci benedice. Certo quest’anno sarà per me dei più preoccupanti per la questione economica, ma se avrò fede… Mi aiuti ad averla più forte, pur sembrandomi di averla totale.

Che dirle? Che a Lei, benefattore nostro, vogliamo bene e che la consideriamo dei nostri e di persona e di meriti; perché di fatto dopo Dio, chi opera, sono i nostri benefattori, non i missionari.

Che dirle? Che ho un ardente desiderio di rivederla. E la vedo di fatto ogni giorno con Gesù nel Santo Tabernacolo. Dove c’è Lui, c’è la carità – e Lei è l’uomo della carità… dunque…

L’abbraccio con l’anima, Alberto mio. Saluti tutti.

Con affetto vivissimo

D. V. Cimatti, sales.