4741 / Fedrigotti Albino / 1957-4-12 /
a Don Albino Fedrigotti, Prefetto Generale dei salesiani
Chofu, 12 aprile 1957
Mio carissimo D. Albino,
Ricevo la arcicarissima del 2/4. Grazie. Non valeva disturbarsi per questo povero uomo. Grazie delle preghiere e non posso contraccambiare che con preghiere. Col 6 c. m. ho ripreso quel lavoro, che per la carità dei confratelli mi è venuto a diminuire.
Buon insegnamento per me di umiltà… Avevo dato per programma del nuovo anno (primo aprile) come lavoro spirituale per le anime nostre: “Ecce nova facio omnia”. Ecco che il Signore nella sua bontà ha disposto che il sottoscritto ritornasse bambino… nella parola e anche in altro… Allora, ho detto alla Mamma e alla Maestra nostra… “Trattami da Mamma… e Maestra…”; ha fatto da Mamma e Maestra… le elementari sono finite… dico Messa… e se ho il libro posso fare una discreta figura… La Maestra è sapiente… Ma l'allievo è zuccone… ma con la pazienza…
Dunque hai capito. Mi dispiace solo che tanti si sono scomodati con me… ho guadagnato preghiere… meno male…
Ci ho fatto su un pezzetto di musica alla Mamma… se sentissi…1 Mio D. Albino, grazie dei bei consigli che mi dai e delle preghiere.
Buona Pasqua anche agli amati Superiori, omnibus et singulis anche all’amatissimo D. Puddu.
Di quanto ti ho detto…, ho ricominciato… un anno… fin quando il Signore vorrà… dopo tutto è affar suo…
Allegro, laoborioso (tu hai più lavoro di me) ma se siamo con Lui non c’è di che temere.
Ti abbraccia
il tuo aff.mo:
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Si tratta di una composizione in giapponese “Makoto no hikari = La vera luce” n. 548 del catalogo. Nel buio in cui era piombato con la malattia, la sua vera luce fu Gesù e Maria. La melodia gli venne durante la malattia. Le parole furono composte da Don Del Col in base a quello che lui riferì.