6156 / Tonelli Antonio / 1927-6-30 /
a Don Antonio Tonelli, compagno di ordinazione, collega a Valsalice
Miyazaki 30 giugno 1927
Mio buon Tonino
Sono in ritardo parecchio. La venuta del Sig. Don Ricaldone mi ha portato (puoi capirlo) ritardo in tutto. Dolcissimo ritardo, che ora bisogna mettere a posto in tutto.
Spero buoni risultati delle tue annuali fatiche e come ho premesso, prego per te e per il buon esito dei liceisti. Quanto all’erudizione non mi sono mai pentito di averne dato: mi pare nell’insegnamento sia utile darla…. Nel riassunto e nella recita delle lezioni fermarsi al sodo e sono semi che germoglieranno. Per me il sodo della materia è la sostanza, l’erudizione il recipiente: se non c’è questo, la sostanza casca. È bello sai, non essendo più insegnante, dare dei consigli.
Optime per l’arrivo delle cose. Di quello che invio anche per altri, se c’è cose che possono servire per la storia della missione giapponese, ritira senza paura.
Grazie del tuo interessamento per tutto.
Continuerò a inviare a te le parte fotografica e scientifica. L’etnografica a Don Molfino. Aggiustatevi.
Grazie pure del facchinaggio che ti faccio fare per la distribuzione degli oggetti. Quanto al resto così lontano non posso giudicare, ma sono sicuro che rivolgendoti a Don Ricaldone e interessando Don Molfino poi potrebbero avere con poco e per poco le vetrine sostituenti i tamagnoni.
La visita del Sig. Don Ricaldone portò conforto, consigli, aiuti. È entusiasta del Giappone. L’opera nostra è nella fase iniziale. Ma possiamo dire che già centinaia di fanciulli ci conoscono ed incominciano i miracoli di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. Dove ci sono cristiani si lavora su quelli e sui pagani; dove non ci sono si lavora sui pagani (te lo dicano le fotografie che rappresentano parte, forse minima, di quel che si fa). L’ho detto e ripetuto - Don Ricaldone ne è convinto - in questa grande nazione Don Bosco e il suo sistema può attuarsi e si attuerà in grande stile in tutti i suoi minimi atteggiamenti. Un guaio unico! questo cialtrone che ti scrive! Ma Gesù sa ed ha i suoi fini anche nelle miserie di Don Cimatti. Prega e saluta gli amici.
Per le feste di Ludovico ti prego, non potendo in tempo utile inviare altro, di fargli fare (è semplicissimo) il desiderato cappello. Quattro sgorbi su una carta sarà il decreto. È di fattura semplice. Piglia come modulo un cappello che portano i preti in treno (solo che la calotta dovrebbe essere di filo di ferro nero, rete metallica, al di sopra (come in figura1) una striscia rigida di cartone o latta nera, completato da un sottogola come hanno i soldati in servizio. Vedi che è assai semplice –tutto nero- è il vero cappello antico degli imperatori. La calotta può essere anche più alta (ed è meglio) proprio un qualche cosa di simile di quelle reti paramosche, come nei negozi di formaggi e dolci.
Digli che è difficile averne, ma in vista delle benemerenze ecc… Ne cercherò dei veri pel museo.
Per ora null’altro. A te, agli amici colleghi, ai giovani, ai chierici, a tutti, saluti auguri benedizioni e buone vacanze.
Si può dire che l’oratorio (tipo nostro) quotidiano è iniziato con buoni auspici nelle tre residenze. A Miyazaki l’associazione padri di famiglia è un fatto compiuto. Domenica scorsa Don Ricaldone ha benedetto la 1° Compagnia di San Luigi. Deo Gratias! Lavoro ce n’è anche per voi e la venuta di Don Ricaldone darà (ne son certo) grande impulso alla nostra opera che ineluttabilmente deve entrare e piacere ai giapponesi. Oh Don Bosco, Don Bosco! Oh Maria mamma nostra! Bé,bé! La sentimentalità lasciamola lì e al lavoro, vecchio barbogio brontolone… (ma vedi la barba e poi dì se non sono bello)… al lavoro che urge, che preme ma con allegria, con calma, per Lui solo.
Oh Don Antonio mio, Don Picca e amici tutti, pregate,pregate,pregate. Il Generale Yamamoto che ho conosciuto a Tokyo, è dello stesso parere. Pel Giappone vale più una messa ben detta, l’adorazione davanti a Gesù che tutto il resto!
Allegro sempre e avendo occasione, saluta Flaminio e…mamma specialmente.
Tuo
Don V. Cimatti
Come norma nelle fotografie i duplicati al Sig. Don Rinaldi
1 Nella lettera sono disegnati due modelli di cappello, uno più basso, l’altro più alto