6152 / Tonelli Antonio / 1927-3-25 /
a Don Antonio Tonelli, compagno di ordinazione, collega a Valsalice
Miyazaki 25 marzo 1927
Carissimo Tonino
Grazie della spedizione dei libri di Don Varvello.
Per tua norma con Don Manione e Don Rastello ho combinato per l’invio di cosette (oggetti, francobollo per feste o vendite missionarie tra i giovani). Di quanto invio di oggetti ai giovani se vedi ci sia qualche cosa che possa servire per futura mostra etnografica giapponese, ritira e metti a parte in baule o dove credi. Così ad esempio l’amo, specchi, pipa ecc. o altro che arrivasse. Ti prego ogni giorno ogni bene da Dio e tu prega (e ne sento davvero gli effetti) pel tuo sempre affezionato
Don Vincenzo Cimatti
Al solito un pugno o altro a Don Picca… ho una voglia matta di sentirlo cantare la canzonetta di P. Vittorio…
Unisco fotografia. Domani faccio gita a Ōita-Nakatsu: cercherò anche là per le Cesalpinee.
P.S. ricevo ora il pacco dei libri di Don Varvello cui rispondo.
Come pure la tua lettera augurale e per S. Giuseppe (riceverai mia analoga) e per S.Vincenzo.
Tu riceverai: spedirò presto pacco piante (roba di mare e di terra): vi troverai pure (se arrivano) figurini di costumi giapponesi. Sono un po’ vecchi, ma danno l’idea; li ho trovati a Nakatsu abbandonati, possono servire.
Quanto a notizie italiane ed estere, sono abbonato all’Osservatore, quindi…
Pel terremoto, il Kyushù non è zona battuta, pur essendo frequenti.
Siamo sul lavoro: i confratelli sono a posto. C’è da far risorgere, da rassodare, da creare. Per me lo grido forte al mondo “Questa missione è un miracolo continuo!” ci vorrebbero dei volumi a provarlo, ma il Signore certo ci ha voluto qua, non per nulla. Caro Don Bosco, adesso che sei eroe di santità riconosciuta, all’opera!
I concerti italo-giapponesi li sentirai a suo tempo… del resto se ne vuoi un saggio giapponese (quanto a voce) di a Don Picca che canti a piacere.