6128 / Tonelli Antonio / 1926-5-16 /
a Don Antonio Tonelli, compagno di ordinazione, collega a Valsalice
16 maggio 1926
Carissimo Don Tonelli
Oggi 15 ho ricevuto il pacco di carta fotografica: arriva in buono stato e speriamo possa essere impressionata bene, pel bene delle nostre missioni. Come hai fatto tu va benissimo. Grazie pure della carta che servirà per asciugare le piante che spero raccogliere nelle numerose peregrinazioni che inizierò appena saremo padroni di noi e della lingua.
La nostra missione deve essere anche in questo modo illustrata. Diamine! Pensa che è di qui (Miyazaki) che ha avuto origine la dinastia imperiale (Jimmu). È a Oita dove si trovano ancora le tracce di S. Francesco Saverio! (vi sono ancora i discendenti della famiglia principesca che lo ricevette. Spero trovare fra le montagne antichi cristiani). È a Nakatsu la roccaforte del buddismo.
Naturalisticamente parlando, poi, vi è un mondo di cose nella nostra missione. Vulcani, sorgenti calde (Beppu) magnifiche, flora a profusione, miniere aurifere argentifere, rame e carbone… vuoi di più? Mari e seni incantevoli con pesci che… lévati! Vuoi di più? Oltre a due milioni da chiamare a Dio.
Dicono che la nostra missione è la più povera, la più malagevole… Deo gratias! Ma con tutto questo popò di roba…credi, è un bijou. Le due provincie sono destinate ad un avvenire grande: tutto il Giappone in questi mesi si riversa a Beppu (legato con un tram elettrico ad Oita).
Basta! Se no mi esalto… e se non sogno… Don Bosco e Maria Ausiliatrice ne faranno delle grosse. E pensare che quest’anno non potremo fare nulla per la nostra Madonna! Oh Tonino mio, come è difficile far fare il bene ai religiosi… Ad ogni modo il mese si fa: ho ottenuto di fare due funzioni, mattino e sera. E i bimbi e le bimbe cantano. E alla novena, bene o male diremo per turno due parole. A me è toccato il primo e l’ultimo giorno… e la Mamma capirà il nostro desiderio e la nostra impossibilità e un altro anno andrà in trionfo, fuori di chiesa a benedire i figli del sole, che proprio a Miyazaki si è rivelato…
Oh te lo do io….no, no, si aggiusterà per bene Maria Ausiliatrice! E discenderà fra tutti il vero Sole. Illusioni? Il Giappone è davvero il paese dei sogni, della fantasia; popolo singolare che, credilo, non ha riscontro con nessun altro….basta, basta, basta!
Sono contento che almeno qualcosa sia arrivato: non mi meraviglio dei ritardi perché alle volte spedisco la lettera e il pacco era ancora da fare. Per norma, spedisco (se non muoio) qualche cosa ogni mese. Come ho detto e ripeto, raccolgo senza un piano fisso: quando avremo scuole, farò un museo giapponese (in doppio per Torino). Credo che qui facciano pochino di questo genere. Ora raccolgo per dar idee a voi della flora e fauna (più che altro di quella spontanea), la coltivata (flora) è come da noi, pur essendovi caratteristiche. Di alcune piante raccolgo solo il fiore per dare un’idea: non meravigliarti quindi. Distruggi pure… quando vado al mare,… ma ci vorrebbero bauli addirittura. Fossi qui per raccogliere, ma ce n’è da fare dei musei!
Finchè non ho bene a mano la lingua, è inutile provveda lavori scientifici e mi metta in relazione coi bravi giapponesi. Credi a me Tonelli…. Qui sole, sole, sole, ma… poco arrosto. Se lo straniero poi può schiaffare dei titoli… almeno sei inchini ti fanno! Anche i titoli (pur essendoci niente in testa) serviranno speriamo a far del bene. Proprio vero: mundus (vulgus) vult decipi.
Quanto a Valsalice, credo che il meglio è abbandonarsi in Dio, dire personalmente le cose chiare; e poi Lui fa il resto. Ho sempre cercato di fare così. Calma e preghiamo ad invicem. Quando vai a dormire o giù di lì, dico Messa: ti veggo passeggiante sotto i portici di Valsalice. Ricordami a Don Bosco.
Per oggi basta: tegami (lettera) wa owarimash’ta: sekkiò (predica) wo manabimas (apprendo). È finita e fra secchi e tegami e altro… ti saluto di cuore. Saluta omnes.
Tuo Don Vincenzo Cimatti