3264 / Circolare Salesiani / 1945-11-25 /
ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Tokyo, 25 novembre 1945
Carissimi confratelli,
Si approssima la festa dell’Immacolata, che vi auguro felice sotto tutti gli aspetti. È la festa natalizia della nostra Congregazione, la festa che tutti vogliamo celebrare certo con slancio, con riconoscenza, collo stesso cuore di D. Bosco e che, celebrata con fede e con amore, produrrà senza dubbio in ognuno di noi e per ognuno dei nostri, ottimi frutti, vivo eccitamento al lavoro salesiano, vivo senso di riconoscenza alla Madre nostra per tutti i benefizi ricevuti. È specialmente per attestare alla Madonna questa sentita riconoscenza, che la festa sarà celebrata il più solennemente che sia possibile al nostro Studentato, per promessa fatta dal nostro D. Tassinari a nome di tutti alla Vergine santa qualora avesse preservata la casa e le persone dai danni delle incursioni. Vogliate unirvi anche voi alle preghiere di questi cari confratelli.
In missione (non essendosi potuto usufruire della bella occasione quando si era tutti riuniti a Tochi-no-ki), la massima parte dei confratelli ha ancora da fare i Ss. Spirituali Esercizi. Non potendo neppure lontanamente prevedere la possibilità di farli, come sarebbe auspicabile, tutti insieme, prego i singoli Direttori di pensare ed attuare la forma più pratica, che permetta ai confratelli di compiere questo dovere annuale, e questo sia effettuato al più presto possibile.
Ho alla mano – pervenute dall’America – due circolari del Sig. D. Berruti, che spero presto di inviare con preghiera che siano fatte circolare fra voi.
Fra le notizie di famiglia è annunciato specialmente lo sviluppo che hanno preso le nostre opere in India; e fra le persone venute a mancare, alcune a voi ben note: D. Grosso, D. Pagella, D. Vismara. Ma il cuore delle notizie è dato dall’invito personale fatto da S. S. Pio XII ai Salesiani di occuparsi fortemente dei ragazzi della strada che rigurgitano in questi momenti per le vie d’Italia (e di altre nazioni), privi di nutrimento, di abitazione ed organizzate in opere di male. A cui i Salesiani hanno risposto aprendo ospizi, nuovi oratori ed accettando al possibile questa povera gioventù nelle loro scuole e collegi.
Godo nel sapere che anche fra di noi si cerca di fare qualche cosa per questo doloroso problema. Si vegga da tutti, come regalo per le feste della Madonna e come strenna a Gesù nel prossimo suo Natale, di attuare in forma concreta la carità specialmente verso i poveri giovani rimasti senza genitori, senza abitazione, ed in pericolo serio per la vita materiale e spirituale.
Il 28-29-30 di questo mese è indetta l’adunanza degli Ordinari. Vi prego di pregare per la buona riuscita della medesima, dovendosi prendere delle decisioni di gran rilievo per il bene della Chiesa in Giappone.
Avendo ricevuto pressanti domande di aiuto da Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka, per avere qualche missionario salesiano in aiuto nella sua diocesi, si è creduto opportuno di aderire ed i nostri Don Bernardi e D. Manhard si trovano al lavoro rispettivamente nelle parrocchie di Kurume e di Moji. A sostituire D. Bernardi nella zona di Miyakonojo ho pregato D. Antolin della Colonia agricola. Sono disposizioni provvisorie, ed altre saranno date dopo l’adunanza predetta in base a trattative diverse che sono in corso. L’allargarsi alquanto della sfera d’azione dei salesiani (e ci proponiamo a Dio piacendo di fare altrettanto e ancor di più nella nostra missione) mentre è per noi consolante, ci mette in nuove responsabilità, che saranno alleviate e dallo spirito di obbedienza con cui saranno fatte e dalle preghiere vicendevoli che imploro abbondanti da ognuno di voi.
Abbiamo affidato alle anime del S. Purgatorio e alla nostra Mamma Immacolata un cumulo di necessità, tutte dirette alla maggior gloria di Dio e per il bene delle anime, per lo sviluppo delle nostre opere, tanto in Tokyo che in missione. La soluzione di questi problemi deve avvenire a breve scadenza. Per l’amore che tutti portiamo al Signore, alle anime e alla nostra cara Congregazione, investitevi anche voi di tutto questo stato di cose: sono le condizioni indispensabili per ottenere i benefici del Signore. Aiutatemi anche voi a compiere il mio dovere.
Siamo in ansia continua non avendo notizie dai nostri cari confratelli di Dairen e dei soldati Yoshida,1 Maki,2 Yamaguchi, Yamagashira ed Iwashita.3 Certo la fantasia lavora assai, pensando o alle condizioni in cui possono trovarsi per le truppe di occupazione o alle condizioni di combattimento cui forse dovettero partecipare. Preghiamo, il Signore ci conceda di saper compiere con fede ed amore la sua S. Volontà anche nei loro riguardi.
Mediante l’aiuto dei Cappellani americani ci siamo potuti mettere in relazione di aiuto per il loro lavoro. Anche con sacrificio siate generosi nelle domande che vi fanno.
Ringrazio di cuore i non pochi confratelli che compiono anche questo lavoro supererogatorio, e sapete che il Signore non ve ne lascia senza ricompensa sotto tutti gli aspetti.
Per mezzo loro siamo così anche all’inizio delle nostre relazioni coi nostri cari confratelli d’America. Apprendo così che D. Tozzi è rappresentante del Rettor Maggiore in America. Sono Ispettori: D. A. Fedrigotti a S. Francisco e D. M. Giovannini al Nord. D. Rossi è dal ‘41 in riposo a S. Salvador…
Vi abbraccia nel Signore il
vostro aff.mo
D. V. Cimatti, sales.
1 Era morto in Birmania il 12/3/1945
2 Era morto nelle Filipine il 1/11/1944
3 Yamaguchi e Iwashita furono prigionieri in Siberia. Iwashita ivi morì il 5/2/1946, mentre Yamaguchi potè tornare dopo 7 anni di prigionia e divenne sacerdote salesiano.