Cimatti|Marella Paolo /1945-9-12

3240 / Marella Paolo / 1945-9-12 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Tokyo, 12 settembre 1945

Eccellenza Reverendissima,1


Di ritorno da Nojiri,2 dove mi ero recato per gli esercizi spirituali dei nostri confratelli, trovo la sua amabilissima del primo settembre, di cui ringrazio cordialmente e per le notizie e per le preziose direttive che, per quanto dipende da me, intendo siano eseguite dai miei dipendenti nelle relazioni coi Rev.mi Ordinari, pensando naturalmente che nelle nostre questioni religiose l’Ordinario sia il Superiore Religioso.

Già avevo comunicato l’ordinanza del 22 Agosto a tutti i missionari e salesiani esortando i primi a mettersi in relazione col nostro Venerato Amministratore Apost., cui anch’io scrissi e riscriverò, ma siccome non risponde, dovendo eseguire qualche cosa, si finisce col fare come si crede meglio nel Signore, e potrà bene succedere che non sempre sia secondo il beneplacito suo, ma l’E.V. comprende benissimo che, se ad es. la casa brucia, non bisogna mica aspettare, ecc. ecc.

Ed ora ad esempio siamo in una situazione ben dolorosa; conosce forse V. Ecc. la cosa. La posta di ieri mi porta il seguente bilancio in missione: Oita distrutta completamente per le incursioni; Nakatsu presenta più solo la chiesa – la abitazione fu fatta abbattere dall’autorità militare per fare una grande strada. Un terribile tifone rovesciandosi sopra Miyazaki il 12-13/8 ha abbattuto la casa della nostra piccola colonia agricola, e della nostra casa di vocazioni (detto Seminario) si è rovesciata a terra tutta l’ala principale e parte della laterale. L’ospizio dovrà rifare tutte le finestre. Fortunatamente nessuna vittima umana, e Deo gratias et fiat voluntas Dei.

V.E. comprende che per tutte queste cose bisogna pur prendere disposizioni, e non si può stare colle mani in mano tanto per lo spirituale che per il materiale per noi e per le anime a noi affidate, e se il nostro ben amato Ammin. Apost. non prende dirette disposizioni, come farebbe V. Ecc. per mettere a posto e confratelli e persone che dipendono da noi?

Quando, pur avendo la buona volontà di fare in pieno accordo, ci possa essere dall’altra parte il desiderio che non si faccia nulla e che magari si realizzi quanto era in votis, vale a dire il nostro completo allontanamento?

È difficile d’altra parte capire quale sia il suo pensiero se non parla o se non risponde.

Noi tutti, con tutto il rispetto dovuto a chi si deve, a V. Ecc. per il primo, siamo di parere (e penso che così la pensano tutti i missionari) che ora si sta giocando una carta ben importante, e che in multis, siamo come nelle corse… in multis si tratta di arrivare a tempo, e se fosse possibile… in primis.

Consta che fu chiamato dal Capo attuale del Governo (= Americano) il capo dei Protestanti, cui fu detto: “È ora di lavorare…” e si capisce il perché e il per come. E noi che cosa dobbiamo fare? Poi forse ci lamenteremo che non si può far nulla, ecc.

Ogni responsabilità a chi tocca, e vero? Meno male che in missione non sono i missionari che hanno sfollato, ma furono costretti dalla polizia: ed in pratica furono considerati come internati e trattati come tali. I nostri stessi di Nojiri, che sfollarono dietro le istanze delle autorità ecclesiastiche, furono trattati come tali. Sa il Signore quanto si è dovuto spendere per mangiare e per il resto!… cose tutte che i nostri cari Ordinari non hanno idea perché non hanno provato… e speriamo che non vogliano si continui in questa situazione.

Vostra Ecc. conosce come la pensi la massa dei missionari, ed è ben difficile persuaderli del contrario, perché tutti vedono a che siamo ridotti e a che sono ridotte le cristianità. Beh!… ci aiuti il Signore e V. Ecc. continui senza timore a dirigerci, e penso che tutti faremo quel che potremo per fare un po’ di bene.

Scusi i soliti sfoghi, che farei più volentieri a voce, ma come dice V.E. chissà quando sarà possibile rivederla fra noi…

Benedica questi poveri figli di D. Bosco che la ricordano cotidie e specialmente il suo povero


D. V. Cimatti, sales.

1 La Delegazione Apost. era stata distrutta, il Delegato Mons. Marella continuava a vivere fuori Tokyo, a Gora, presso Hakone.

2 Don Cimatti si era recato a Nojiri dal 4 al 10 settembre per gli Esercizi Spirituali e per rivedere i confratelli dopo tanto tempo.