1949 / Ziggiotti Renato / 1937-11-15 /
a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale delle Scuole salesiane
[15 novembre 1937]
Carissimo Don Ziggiotti,
Grazie della risposta. I due diaconi Felici e Arri sono, grazie a Dio, già preti1.
Tu hai dato mano ai tuoi poteri, Don Cimatti ai suoi, e così la gloria di Dio e la salute delle anime si è realizzata: han guadagnato loro e noi due. Grazie.
Caro Gigione, non stanchezza e abbattimento… figurati che di questi giorni (lo dico a te che capisci) mi sono fatto direttore del Seminario e faccio 19 ore di scuola (fra filosofia, latino e religione e le scienze… a proposito riceverai un opuscolino).2
Dunque non quello che pensi… Certo che a 58 anni non si è più come allora… ma so ancora portare scale o piantare chiodi e simili… Figurati che ho vicino Bovio… il più tipico “fil di ferro”… Non i nervi… grazie a Dio, sono troppo, troppo, troppo indifferente… e in Giappone bisogna non averli… Il nodo di tutto è che chi fa l’altrui mestiere fa la zuppa nel paniere… Cari Superiori, mettete Don Cimatti al piano, all’organo, in scuola, a concimare i campi et similia… ma non a fare il Superiore: è tutto lì. Abbattimento neppure… Intime considerazioni, chiara coscienza che per la mia insipienza si perdono le anime: pensa a Don Lucioni, al povero Don Carò et similia…
Tu sei nuovo nel tuo dicastero, ma sentirai le notizie sul povero Giappone così poco conosciuto. Beh! Deus scit. Prega prega prega e fa’ pregare per me e lascia per favore il monsignorato a chi lo vuole e se non vuoi pigliarti (quando?) qualche stangata anche se sei del Capitolo, ché ti penso sempre quello…
Ti abbraccio e benedico.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 I due diaconi di cui viene fatto il nome erano stati ordinati il giorno 6/6/1937.
2 Don Cimatti dovette diventare Direttore del Piccolo Seminario il 9/3/1937 per la partenza improvvisa del Direttore Don C. L’opuscoletto di cui parla è certamente quello dal titolo “Miyazakensis provinciae plantarum collectio” ab anno 1926 usque ad annum 1936. Tokyo 1937. È interessante notare che Don Cimatti ne mandò copia nientemeno che all’Imperatore che era specialista in alghe marine. L’Imperatore in ricambio gli mandò 10 splendidi esemplari di alghe, che Don Cimatti, tornato in Italia nel 1938, regalò al Museo di Valsalice dove ancora si trovano. C’è scritto di sua mano “Piante marine del Mare Interno del Giappone nei pressi di Kamakura. Varie raccolte da S. M. l’Imperatore nei tuffi durante i bagni di mare. Al mio indimenticabile Valsalice. D.V.Cimatti, sales. Agosto 1938”. Che li abbia ricevuti dall’Imperatore non c’è dubbio, ma certamente non furono raccolte da lui, perchè su ogni foglio c’è il nome di una ragazza, Kawai Akiko, che era allieva in 1 media della scuola di Futaba tenuta dalle Suore, il cui padre era stato ambasciatore in Polonia, e aveva la villa a Kamakura-Hayama vicino a quella dell’Imperatore. Nel Museo di Tokyo ce n’è fotocopia a colori.