3853 / Ricaldone Pietro / 1949-9-26 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Tokyo, 26 settembre 1949
Rev.mo Sig. Don Ricaldone,
Un breve RESOCONTO mensile e generale e notizie varie.
Per me al solito materialiter e spiritualiter. Finiti gli esercizi, ho preso per proposito la meditazione e quanto ha relazione con essa: mi cresce il bisogno di interiorizzarmi – finora la volontà non è venuta meno e si procede. Per gli altri avrei voluto spedire il rendiconto, da tempo preparato, ma venendo il Visitatore consegnerei tutto a Lui, e così gli faciliterebbe il compito. Ho vari confratelli giapponesi debolini di salute, per cui domando preghiere – altri stanchi, nervosi.
Dopo l’ultimo colloquio e al ritorno il Signore mi va provando con una serie di dolori pungentissimi in parte per me – e in parte causati dagli altri, tutti di indole spirituale e delicata, quali non mi ha mai fatto provare nel 25°. Penso che mi voglia far toccare con mano gli effetti delle mie insipienze passate e presenti… E fiat voluntas Dei. Dopo il ritorno ho scelto questa via ancor più fortemente… E venga quello che Lui permette e vuole; ma non auguro a nessuno la mia attuale situazione. Bonum mihi quia humiliasti me… E basta.
Sono in dovere di accennare due di questi dolori. Del primo scrivo dettagliatamente al Sig. Don Berruti. Il nostro attesissimo Visitatore non compare – ed abbiamo dovuto prendere la determinazione di rinviare il confr. C. Enrico, coadiutore,.... Naturalmente ho dovuto dargli un compagno – ritorna momentaneamente Don Broccardo per la visita ai parenti dopo tanti anni. Mi perdonino i Superiori, ma non sapevamo che soluzione scegliere e non potevamo consultare il Visitatore, ed urgeva la cosa.
Un’altra pure è già da vari giorni che mi tormenta, e che certo sarà anche per Lei, amato Padre, fonte di gran dolore. Debbo cioè annunciarle che gli Ordinari giapponesi hanno messo a tacere la questione della lettera postulatoria per l’estensione della festa di Maria Ausiliatrice.
Dopo le notizie consolanti che già le avevo comunicato – dopo che a voce e per iscritto gli Ordinari mi avevano dato assicurazioni della loro volontà all’adunanza annuale degli Ordinari e dei capi di Istituti Religiosi, alla proposta, nota a tutti gli Ordinari giapponesi, da me esposta, S. E. il nuovo Delegato Apostolico (che mi dicono essere severo liturgista) disse che in tali questioni bisogna andare avanti con prudenza, vagliare, ecc., se no, c’è un rischio [che] si domandi per tutti i titoli delle Litanie Lauretane, ecc. ecc. – uno dei Maryknoll disse che non siamo noi che dobbiamo domandare, ma figli devoti della Chiesa attendere che… Un Gesuita disse che essendo in nazione pagana non bisogna dar troppo campo alle devozioni con pericolo che soverchino l’essenziale – altri in sordina “anche noi possiamo domandare la nostra Madonna protettrice” e non era esente in vari il pensiero di una mossa campanilistica salesiana.
Mons. Wakita sorse spiegando quanto mai opportuna fosse la cosa specie in questi momenti come protezione contro l’invasione comunista; Mons. Urakawa disse che era naturale estendere la festa all’Ordo comune di tutto il Giappone, dato che tale festa era ad es. nella diocesi di Nagasaki (Mons. Ideguchi annuì e confermò) e la cosa morì.
Cercherò di vedere nel resoconto verbale se ci sia qualche cosa d’altro, ma la prassi è così presso questi cari giapponesi – quando non intavolano neppur la discussione, causa finita.
I suoi figli sono rimasti assai male, perché per me è inconcepibile come possa essere che dopo tutte le assicurazioni… Non ho ascoltato il cuore e la volontà che fremevano, perché guai se avessi continuato a parlare; forse avrei spropositato, ma… Per stavolta è andata come è andata: se sarà il caso di ripresentarla, sarà al prossimo anno in primavera.
Non proseguo perché volevamo anche noi lontani far capire al S. Padre la nostra volontà, e che anche questo povero popolo fosse nel numero dei richiedenti…
Pazienza. Ripeto: sa il Signore quanto soffriamo… Ma spero che ce lo conterà a merito, perché tutti hanno fatto il loro dovere.
Voglia benedirci tutti e specialmente il
Suo afflittissimo
Don V. Cimatti, sales.