3050 / Ricaldone Pietro / 1943-12-… /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Si chiudono i battenti1
Dicembre 1943
Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,
La relazione precedente le ha fatto prevedere la conclusione, cui per necessità di cose bisognava sottostare.
Il nostro bel Seminario, ormai divenuto aspirazione di possesso di troppi, chiude i suoi battenti. I 12 allievi che ancor rimangono saranno divisi nelle nostre case per quelli che desiderano rimanere con noi – gli aspiranti a Tokyo – chi desidera andare in diocesi lo si avvia ai rispettivi seminari o agli ordinari che ce li avevano affidati, o se, non sicuri nella vocazione, si rinviano alle loro famiglie. Quasi tutti prossimamente saranno reclutati nell’esercito o nelle fabbriche…
Indimenticabile il 29 dicembre serata d’addio agli allievi, agli insegnanti.
Non è difficile immaginare le condizioni d’animo di tutti. Rassegnazione, promessa di non sperperare i doni di Dio, riconoscenza per il bene ricevuto, preghiere e speranze pel futuro.2
Per la gloria di Dio e per la storia un semplice sguardo retrospettivo.
[Qui dovrebbero esserci le cifre; ma non furono ritrovate… Quindi si procede nella parte conclusiva].
Ed ora vedendo il lavoro che si dovrebbe fare e che si potrebbe fare per le anime, le necessità in cui versano, e le impossibilità in cui ci mettono o in cui ci lasciano, non resta che dire il “Fiat voluntas Dei… Quod debuimus facere fecimus…
Desiderare intensamente la gloria di Dio e la salute delle anime e pregare. O Signore, ti vogliamo amare e vogliamo lavorare con Te, in Te e per te”. Lenisca con preghiere speciali i nostri dolori.
Suo
Don V. Cimatti, sales.
1 R. M. 2025 manosc. di quanto è riportato qui.
2 A questo punto Don Cimatti non sapeva ancora che in data 25 dicembre, giorno di Natale, l’Amministratore Apostolico aveva sospeso a divinis tutti i sacerdoti della casa di Miyazaki, e proibito ai cristiani di avere contatti con loro. Motivo: non avevano accettato di vendere il Seminario alla Provincia come voleva lui.