3854 / Berruti Pietro / 1949-9-26 /
a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani
Tokyo, 26 settembre 1949
Rev.mo Sig. Don Berruti,
Scrivo a Lei per una questione missionaria perché mi si dice che il nostro amabile Superiore ha ripigliato il primitivo lavoro. Non è ancora comparso il nostro attesissimo Visitatore e per poco che tardi bisognerà prolungargli il permesso di due mesi che gli era stato concesso dalle autorità americane.
Beh! Ci aiuterà il Signore anche in queste pratiche. (.....)
Don Broccardo viene per la visita ai parenti e desidera di ritornare al più presto; vedano i Superiori, me l’auguro anch’io. Non è improbabile che i due viaggiatori incontrino a Hong Kong il Sig. Don Bellido, e così almeno… In caso negativo abbia la bontà di visitarli Lei.
Per me al solito. Se i Superiori crederanno opportuno esaudire quanto… Ma che ho totaliter sottomesso alla volontà di Dio… Mi sembra di diventare l’indifferenza in persona…
Posso dire che dopo il ritorno, mai forse il Signore mi ha saggiato colla sua croce in 25 anni, come ora, non tanto materialiter, quanto spiritualiter. Il Signore vuol proprio che esperimenti e tocchi come S. Tommaso, le conseguenze delle mie fesserie passate e presenti. Una cosa sola mi dispiace, che gli altri soffrono, e non concludo né per me, né per loro, né per l’Ispettoria.
Ad ogni modo dopo l’ultimo colloquio col Rettor Maggiore e coi Superiori, ho seguito questa linea di condotta, buttandomi in Dio, avvenga quel che vuole, perché sono sicuro di non averne responsabilità: ma umanamente non posso non sentire… E sa il Signore, quanto… E mi perdonino anche questa, ma non sapevamo come far diverso. Sono partiti il 24 settembre sul Marien Kerk, vapore olandese mercantile, penso che non se la sbrigheranno in 45 giorni; abbia la bontà di far trovare chi li aiuti all’arrivo.
Una parolona per me alla Mamma e a Don Bosco che mi dia sapienza nel dipanare questa matassa intricatissima.
Suo nel Signore
Don V. Cimatti, S.D.B.