573 / Tassinari Clodoveo / 1930-4-26 /
al chierico Clodoveo Tassinari, studente in Giappone
26 aprile 1930
Carissimo Tassinari,
In attesa che si chiarisca qualche cosa del tuo santo patrono ti ho proposto Don Bosco – la lontananza mi impedì di esserti vicino di persona e per lettera, ma il 26 ti ho ricordato in modo speciale.1
Puoi pensare che ho detto per te a Gesù, a Don Bosco. Quanto mi pareva utile per l’anima tua: “Che ti possa spogliare del tuo io per fare dominare totalmente Dio”. Forse Lui non è ancora padrone assoluto; qualche fibra (e più di qualcuna… lingua… giudizio e volontà… cuore) c’è ancora da tagliare.
Niente paura, Clodoveo mio, è il lavoro della vita, è appunto il nostro perfezionamento. Lavoro quotidiano, non bisogna dar tregua al diavolo (che in definitiva è il tuo io), con calma, allegria, umiltà, ingoiando molti bocconi amari e te beato! se saranno amari.
Donati a Dio e ai tuoi superiori; non aver paura. Più leggeranno chiaro in te, più lavorerai tu e meno il demonio.
Allegro e Don Bosco ti protegga.
Don V. Cimatti
1 Mons. Cimatti aveva dato al chierico Don Bosco come Patrono, quindi nel giorno della festa del Beato (allora si faceva il 26 Aprile), festeggiava l’Onomastico. Dal giorno 21 del mese Mons. Cimatti era assente per concerti.