1167 ricaldone |
1167 / Ricaldone Pietro / 1933-10-28 /
1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani |
▲back to top |
28 ottobre 1933
Amatissimo Sig. Don Ricaldone,
La solita lettera mensile per mio conforto spirituale e dovere di rendiconto e per sua informazione.
Don Cimatti: salute, buona – un foruncolo interno in un garretto mi fa zoppicare. Ho dovuto farlo tagliare.
Lavoro: faccio quello che posso: quest’anno necessariamente debbo fare riduzioni, e tutti siamo ben forniti di lavoro per chi vuol lavorare e mi pare che tutti lo desiderano. Ho bisogno di essere più diligente in tutto.
Pietà e sante regole: regolare in tutto, specie quando posso farle in comunità.
Ss. Voti: mi pare un momento di calma.
Carità: optime, debbo frenarmi nelle manifestazioni estrinseche della carità.
Per le nostre cose forse i nuovi arrivano portando le notizie. Nella sua ultima mi diceva avrei avuto d’ufficio risposta dal Segretario e lettera dal Sig. Don Berruti per il personale. Finora nulla. So che arrivano cinque chierici (due della veneta scrissero): vedremo chi sono e che dovranno fare. Avranno certo lettere con sé. So che Don Margiaria conta di essere qui per il 20 Gennaio, secondo le intese coi Superiori. Per Tokyo – secondo sua lettera – Don Piacenza cerca terreno; ed a quest’ora i Superiori avranno già forse discusso le nostre ultime proposte. Per Osaka, se non vi è nulla di nuovo alla venuta dei nuovi, scriverò a quegli amici secondo il suo ultimo pensiero.
Tokyo, bene in omnibus. Resta Don Piacenza; ch. Filippa e coad. Ragogna. Aiuti giapponesi. Alla sera di domenica scorsa c’erano 750 al cine. (…)
Oita: Don Marega stanco e nervoso, adesso è nel pensiero che Don Cimatti non ha fiducia di Lui. Spero gli passerà.
Seminario: Don Cimatti coi cinque nuovi… (Ch. Mukai e il primo cui do la veste che aveva già – sarà salesiano quando avremo noviziato. Ma lo faremo prima sacerdote).
Ad ogni casa metterò confessore (anche sul catalogo). Per l’E. b. m. ci riuniamo mensilmente tutti in due gruppi… Tokyo non è possibile… e si passa la giornata insieme. Ci si affiata e spero crescerà la carità.
Non posso fare di più in quest’anno dato quanto Lei conosce, ma anche al ritorno di Don Cavoli, ormai l’Ospizio e orfanotrofio esigono cure speciali e per ora il più indicato è lui.
Intanto sei si preparano ad Hong Kong.
Eccole le nostre notizie. Non ho ancora i dati, ma sono in tribolazione per il povero Don Carò (forse bevande e donne). Il Signore ci scampi da questi disastri.
Preghi per me. Ringrazio di cuore i Superiori dell’invio dei nuovi. Dopo quanto chiesi e quanto i Superiori promisero, è segno che non hanno potuto fare di più, e Deo gratias!
Allargo il cuore alla speranza pel prossimo anno, e comincio già fin d’ora a domandare aiuto.
Mi butto nelle sue braccia paterne, mi aiuti, mi consigli e preghi per me. Ossequi al Capitolo e saluti al buon Don Cavoli e ch. Baratto.
Aff.mo figlio
Don V. Cimatti
P.S. - Dimenticavo: Figlie di Maria Ausiliatrice. Relazione con me: ottime.
A Miyazaki bene – a Beppu non troppo. Finisco col persuadermi che il difetto è nel manico. Sah!… Non andare d’accordo con Don Pedro è il colmo. Ma vorrebbero un prete per loro: dove lo piglio?
Ed anche se ci fosse non potrò mica ipotecarlo per le buone Figlie di M. A.
Il Signore mi illumini e chiarisca.