Cimatti|Relazione annuale alla Santa Sede/1929-12-1

6063 / 1929 Relazione annuale alla Santa Sede / 1929-12-1


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide



MISSIONE INDIPENDENTE DI MIYAZAKI.1


Miyazaki, 1 dicembre 1929

Eminenza Reverendissima,


L’annuale prescritta relazione, che ho l’onore di inviarle, si presenta anche in quest’anno confortante di discreti risultati, nonostante le gravi difficoltà, e, dopo Dio, devo dire grazie all’attivo lavoro dei Missionari ed ai caritatevoli sussidi dei Benefattori, in particolare della P. Opera della Propagazione della Fede.

Il lavoro di assistenza spirituale dei cristiani raggruppati nei centri di Miyazaki, Oita e Nakatsu fu intensificato, oltre che collo stabilizzarsi dei mezzi ordinari già iniziati negli anni precedenti, coll’estendere di più le S. Missioni predicate, i corsi di Esercizi Spirituali per categorie, le Sante Quarantore, ecc., e coll’avviare le Associazioni già costituite al lavoro intenso di propaganda tra i connazionali pagani.

Pei cristiani lontani dai centri si intensificarono le visite personali, per la nuova cristianità, ormai definitivamente costituita, di Tano, si potè erigere la Cappella, che è la prima edificata dai Salesiani nel Giappone; è capace di oltre un centinaio di persone ed è dedicata a S. Maria stella del Mare, ed a Santa Teresa del Bambino Gesù: potremo così aprire una nuova residenza stabile e fissa.

Trovandosi ad Oita un gruppo di operai Coreani, si provvide con non lieve sacrificio a far venire dalla Corea un sacerdote per la Sacra Missione, che ebbe un esito consolante; è per noi una grave pena non poter erigere una sia pur modesta cappella per detti operai Coreani, il che affretterebbe e faciliterebbe assai le conversioni, tanto più che i Coreani sono molto ben disposti verso la nostra Santa Religione. La propaganda fra i pagani si intensificò coi mezzi iniziati negli anni precedenti (buona stampa, proiezioni luminose, concerti musicali, conferenze pubbliche, ecc.) ed ebbe come risultato più tangibile un notevole aumento di catecumeni e la fondazione di due circoli giovanili formati esclusivamente di pagani ad Oita, cioè la Compagnia Savio Domenico e il Circolo S. Francesco Saverio.

Come pure già si va notando una simpatia più accentuata da parte delle Autorità civili locali e un accrescimento di fiducia da parte delle famiglie pagane che incominciano ad affidarci i loro figliuoli ed a permettere che vengano istruiti nella Religione Cattolica.

Ci troviamo però in mezzo ad enormi difficoltà. La scarsezza dei mezzi finanziari di cui dispone la Missione di fronte alla grandiosità di mezzi di cui dispongono gli enti pubblici e le altre religioni per le opere di educazione e di propaganda determina frequenti arresti e sterilità nell’attività apostolica, nella propaganda buona, nelle intraprese iniziate e specialmente impedisce uno sviluppo proporzionato ai bisogni delle opere catechistiche, delle vocazioni indigene e della buona stampa.

Vi è pure la difficoltà del maneggio completo della lingua giapponese, alla quale però ci veniamo abituando sempre più.

E soprattutto si profila sul nostro orizzonte, come vera minaccia per l’avvenire, l’antagonismo delle altre religioni (buddismo, sette protestanti), che incominciano ad accorgersi dell’affermarsi del cattolicismo sul suolo giapponese e più o meno apertamente vengono contrastando lo sviluppo del lavoro missionario.

Grazie a Dio, le accennate difficoltà ed altre che per brevità si omettono, lungi dal diminuire lo zelo dei missionari, sono un forte impulso ad accrescerlo: e tutti ci sentiamo animati da un ardente desiderio di sacrificarci in tutti i modi per estendere il Regno di Gesù Cristo.

Per l’educazione dell’elemento femminile e per una più rapida propaganda tra le famiglie pagane, mi sono sentito in dovere di richiedere l’aiuto di una Congregazione religiosa e scelsi le Figlie di Maria A., fondate dal Beato Don Bosco, le quali accettarono di venire a Miyazaki in numero di sei colla speranza di nuovi rinforzi per il futuro.

La Missione deve pensare alla casa abitazione per dette suore ed almeno una sala – asilo per bambini.

Per salvaguardare le vocazioni indigene che già in numero consolante ci si presentano, si è deliberato di iniziare la costruzione di un piccolo Seminario preparatorio, il cui preventivo è di Lire 300.000: ci è impossibile continuare a mandare i nostri seminaristi a Nagasaki, ove bisogna pagare Lire 3.000 annuali per ciascuno e, ciò che porta peggiori conseguenze, le accettazioni si fanno solo di due in tre anni.

L’accresciuto numero dei cristiani a Miyazaki e l’organizzazione delle Associazioni cattoliche richiede, data la ristrettezza dei locali della missione, l’urgente costruzione di almeno una sala di riunione.

Abbiamo pure in vista l’apertura della residenza fissa di Tano, ove già fu costruirta la cappella per le sacre funzioni. E finalmente, non esistendo in Giappone una stamperia cattolica, vorrei iniziarne una, sia pure in forma modesta, essendo di urgentissima necessità.

La grande necessità della nostra Missione è quella relativa al suo finanziamento. Le opere iniziate, le spese di viaggio, di propaganda stampa (il mensile “Don Bosco” e foglietti quindicinali di propaganda cattolica) e specialmente la manuntenzione degli edifici, la nuova residenza di Tano, la casa delle Suore e la costruzione del Piccolo Seminario per salvaguardare le vocazioni indigene richiedono dei mezzi piuttosto rilevanti senza di cui non è possibile dare consistenza alla incipiente Missione.

Siamo veramente nelle condizioni del bambino, che allevato con mezzi sufficienti nell’infanzia, cresce, si irrobustisce e fa concepire 1e più belle speranze per l’avvenire, ma presenta delle necessità nuove e gravi dalle quali tutto dipende. Abbiamo ferma fiducia che la Provvidenza divina non ci abbandonerà così a mezza via, ma ci somministrerà i mezzi per sviluppare e sostenere le opere iniziate. Prostrato al bacio della S. Porpora, implorando da V. Eminenza Rev.ma, consigli, preghiere e benedizioni speciali per me, per i missionari, per i fedeli, i catecumeni e per gli stessi pagani della Missione di Miyazaki, ho l’onore di dichiararmi di V. Eminenza, dev. mo ed umil. mo figlio in Cristo


Don Vincenzo Cimatti


A. S. Eminenza Rev. ma

il Card. Guglielmo Van Rossum

Prefetto della S. C. di Propaganda Fide.



APPENDICE A RELAZIONE DI PROPAGANDA FIDE, anno 1929


LAVORI SPECIALI ESEGUITI


              1. A Tano fu felicemente organizzata e costituita una nuova cristianità, a servizio della quale si potè erigere una cappella: è questa la prima Chiesa edificata dai Salesiani nel Giappone; è ancora disadorna, ma è capace di oltre un centinaio di persone: fu dedicata a Maria Stella del Mare e a S. Teresa del Bambino Gesù.

              2. Si è potuto quest’anno sopperire ad una delle più gravi necessità della Missione: per l’educazione delle fanciulle e per una più sicura penetrazione nelle famiglie ci volevano le Suore. Le Figlie di Maria Ausiliatrice del Beato Don Bosco accettarono l’arduo compito ed in un primo gruppo di sei si sono già recate sul campo del lavoro: per ora si occupano specialmente della lingua e degli usi del paese, ma presto daranno principio al loro apostolato.

              3. Siccome ad Oita, una delle principali città della Missione, vi è un forte gruppo di operai Coreani, si chiamò dalla Corea un Sacerdote perché predicasse loro una S. Missione: fu una spesa non indifferente, ma il risultato superò ogni speranza e compensò tutti i sacrifici. I Coreani sono di indole molto buona e generalmente ben disposti verso la nostra S. Religione.

              4. Fu intensificata la propaganda tra i pagani coi mezzi già indicati nelle anteriori relazioni, cioè buona stampa, concerti e feste, conferenze pubbliche, proiezioni luminose, rappresentazioni drammatiche, ecc. Si potè constatare un notevole aumento di simpatia nel pubblico e nell’opinione dei pagani, come lo prova evidentemente il fatto di essersi costituiti due circoli giovanili, formati esclusivamente di pagani: assai più consolante il fatto che i catecumeni vanno aumentando di numero e di fervore.

              5. Il grande lavoro dei Missionari fu la predicazione: in questo furono instancabili: i cristiani da parte loro hanno corrisposto alla grazia ed ora sentono di più il dovere della propaganda tra i pagani; e così, tutto ben considerato, ci sono dei motivi di sperare bene per l’avvenire della Missione.


Difficoltà speciali


              1. La lingua giapponese, quantunque maneggiata sufficientemente da tutti i missionari, pure costituisce ancora una seria difficoltà e richiede tempo e studio. La difficoltà va però sempre diminuendo.

              2. Una difficoltà, che per il momento si nota appena, ma potrebbe col tempo divenire allarmante, è l’antagonismo delle varie religioni, specialmente del buddismo e delle sette protestanti: in modo ancora velato, ma reale, incominciano a creare ostacoli allo sviluppo del lavoro missionario cattolico.

              3. La Missione, per la sua estrema povertà, si trova incapace di arrestare o neutralizzare le molte attrattive che offrono a tutti, in particolare la gioventù, gli enti pubblici e le altre religioni, anzi, troppe volte per mancanza di mezzi, bisogna sospendere certe intraprese già iniziate o almeno preparate.


Necessità e progetti


              1. Il più ardente desiderio del Superiore della Missione è l’inizio di un piccolo Seminario indigeno. In mezzo al buon popolo giapponese, le vocazioni non mancano e qualche volta si offrono da sé, quasi un invito della Provvidenza. Finora la Missione ha mandato dei Seminaristi al Seminario di Nagasaki, ma le spese sono enormi e di più il Seminario di detta Diocesi non fa accettazione di nuovi soggetti, se non di due in due anni e nel frattempo si perdono non poche vocazioni. S’impone la costruzione di un piccolo Seminario a Miyazaki.

              2. Nel Giappone, non vi è ancora una stamperia cattolica, sia pure modesta: i Salesiani si accingono con buona volontà ad impiantarne una, che potrà essere di grande vantaggio, in seguito anche alle altre Missioni.

              3. A Miyazaki, essendo cresciuto abbastanza il numero dei cristiani, è necessario costruire una sala per le riuunioni: l’apostolato dei laici è indispensabile per il Missionario, soprattutto nel Giappone.

              4. La grande preoccupazione del Superiore è il finanziamento della Missione. La sola manutenzione degli edifici è nel Giappone costosissima. Ed ora bisogna pensare all’apertura della nuova residenza di Tano, dove già si è fabbricata la Chiesa.


[Da copia autentica conservata presso ACS].


1 A questa Relazione era unita la carta geografica ingrandita delle due prefetture di Miyazaki e di Oita. Il 1929 fu l’anno della beatificazione di Don Bosco a cui participò anche Don Cimatti che a Roma fece visita al Cardinale.