Cimatti|Ricaldone Pietro / 1937-9-26

1922 / Ricaldone Pietro / 1937-9-26 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



26 settembre 1937

Amat.mo Sig. Don Ricaldone,

A Nakatsu il nostro Don Dumeez ha eretto una bella chiesa che vorremmo dedicare al nostro Santo Don Bosco. Vorrei che il Rettor Maggiore approvasse l’idea e concorresse con l’invio di una bella statua (se è in legno non c’è timore pel viaggio) alta un metro… ma che sia bella… proprio Don Bosco. Che della grazia…

Penso che i partenti arriveranno a prenderla con sé… e così per l’otto di dicembre (benedizione della chiesa) farà la sua figura non solo, ma il nostro Don Bosco prenderà e la città e la missione sotto la sua protezione.

Non più alta che un metro, che il luogo dove deve essere messa esige…

I nostri cari Visitatori sono scomparsi e li accompagniamo colle fervide preghiere specie in questi momenti, sforzandoci di attuare tutto meglio che sia possibile. Per questo mese non ho nulla di speciale per il rendiconto. Mi pare in me tutto regolare – con lo sforzo continuo verso la meta. I nostri Visitatori le diranno tutto.

Al momento anche i confratelli bene. Varie professioni perpetue. I nostri teologi promossi ai primi ordini sacri.

Le raccomando il problema dello studentato teologico. Il Sig. Don Berruti ci ha manifestato il pensiero dei Superiori (penso non sia decisione); furono fatte le nostre povere osservazioni, che anzi ho inviato per scritto e ai Visitatori ed al Sig. Don Ziggiotti.

Per noi tutti pensiamo sia la rovina, ma ad ogni modo ubbidiremo se così piace: le osservazioni non rappresentano obbiezioni, né voler far sorgere difficoltà anziché pensare a risolverle, ma è quanto in coscienza tutti ci siamo sentiti in obbligo di dire, perché se si realizza il progetto cade tutto il piano di formazione del personale in posto: è troppo chiaro.

Preghiamo tutti che i Superiori decidano e si realizzi la volontà di Dio. Mi benedica.

Suo

Don V. Cimatti, sales.