2674 / Ricaldone Pietro / 1941-1-28 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Miyazaki, 28 gennaio 1941
Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,
Alla vigilia delle nostre feste augurio, preghiere per Lei, Superiori tutti e tutta la nostra Congregazione.
Il giorno di Don Bosco quattro dei nostri novizi giapponesi chierici faranno la loro professione: ne rimangono tre, che non hanno ancora completato il noviziato. Spero per il prossimo aprile averne pronti un’altra mezza dozzina. Deo gratias!
Il Sig. Don Berruti le parlerà di un quesito sulle vocazioni. Merita il più profondo studio per questo grande Paese.
È necessario – penso – che per festeggiare il nostro centenario, i Superiori mi aiutino a che diventi realtà in Tokyo l’Aspirantato salesiano.
Al momento nessuna novità né per lo stato sanitario e né morale dei confratelli.
Per me, anche in questo mese nessuna novità per il rendiconto. Deo gratias! Mi aiuti col consiglio e colla preghiera.
Dopo le dimissioni di tutti i Superiori Ecclesiastici stranieri – al posto loro già funzionano i giapponesi e nell’attesa dell’autorizzazione della religione Cattolica equiparata alle altre religioni.
Entriamo così nella delicata fase amministrativa (relazione tra i due poteri): attenendomi mordicus alle nostre disposizioni regolamentari e istruzioni della S. Sede.
Penso che anche questa verrà risolta. In caso di dubbi o controversie, scriverò.
Il nostro Prefetto Apostolico Mons. Ideguchi1 è un sant’uomo (58 anni) ed è ammirato e vuole bene ai salesiani.
Le raccomando preghiere per noi, e quando può non dimentichi il nostro noviziato e studentato.
Mi benedica.
Tutto suo nel Signore
Don V. Cimatti
1 Mons. Ideguchi, di fatto non era Prefetto Apostolico, come qui pensava Don Cimatti, ma solo Amministratore Apostolico. Molte volte viene indicato col nome della carica giapponese “Kyokucho”: tutte le volte tradurremo tale espressione in “Ordinario”.