57 / Grigoletto Giuseppe / 1924-8-20 /
al chierico Giuseppe Grigoletto47, ex-allievo di Valsalice, poi suo grande benefattore
[20 agosto 1924]
Mio buon Grigolo,
Grazie della tua. In primis:
Deponi ogni timore ed apriti pienamente all’ottimo Don Ziggiotti in cui troverai quanto è necessario pel tuo bene materiale e spirituale.
Generosità col Signore e confidenza col tuo direttore, anche in materialibus.
Mi faresti un vero dispiacere se (fosse anche solo per sfogare qualche magone) non scrivessi.
Le ultime destinazioni: Giordano e Pessione a Novara, Cavarero, Sangiorgio a Cavaglià, Mapelli ad Asti, Besnate a Trino.
Grazie dei saluti degli amici.
Tu va’ avanti allegramente e fa’ quel che sai e puoi come meglio sai e puoi; unito a Dio; agisci con semplicità e con umiltà senza scoraggiarti, e … prega per me.
Ti benedico con tutta l’anima e Gesù e Don Bosco ti rimeritino del bene fatto per la loro gloria. Un saluto speciale al Direttore.
Tuo
don Vincenzo Cimatti
47 Questa è la prima delle 323 lettere scritte al chierico e poi sacerdote Don Grigoletto, suo allievo di Valsalice. Fu uno dei suoi piu intimi amici e benefattori per il Giappone. Sono lettere piene di affetto e di buoni consigli per la vita religiosa e salesiana. Il chierico era rimasto orfano in tenera età e considerava Don Cimatti come suo padre. Qui riferisce di alcuni trasferimenti di chierici compagni. Era di origini venete, e nelle lettere viene spesso chiamato scherzando “Zucca Baruca”.