3167 / Braga Carlo / 1945-2-7 /
a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina
7 febbraio 1945
Carissimo D. Braga,
Ho un’insperata occasione di poterti scrivere e lo faccio puoi capire con quale piacere dopo tanto tempo che non posso inviare notizie.
In stile un po’ telegrafico ma che puoi capire.
Stiamo tutti bene nonostante il continuo pericolo delle incursioni: finora salvi in tutto e persone e cose. Cosa sarà in seguito Deus scit.
I nostri confratelli giapponesi sono ormai tutti sotto le armi ed il Signore già ha chiesto il sacrificio del coad. Tateishi e del Ch. Kai. Altri sono in luoghi di combattimento. Pregate anche voi per loro.
Le opere pur ridotte (perché tutti lavorano nelle fabbriche) continuano come prima e qualche cosa nel campo dell’apostolato si fa: non mancano anche aspiranti. Intanto si lavora e prepara per il futuro svolgimento di lavoro colla stampa ed altri modi. Anche le suore stanno bene. Per difendersi sono emigrate in altri posti e così hanno potuto iniziare altrove qualche cosa.
Noi siamo anche a Dairen, e forse si potrà aprire qualche casa altrove; Deo gratias. Date le previsioni precedenti per la vita non si stenta al momento (la campagna e allevamento animali sono una provvidenza).
Ed ora vorrei pregarti di qualche favore.
Chissà se potessi spedirmi telegramma o lettera-telegramma presso a poco così concepito: “Salesiani suore tutti bene opere continuano lavoro prego comunicare famiglie confratelli. Cimatti”.
Poi chissà se fossi in grado di imprestarmi un po’ di soldi. Si ha in vista la compra di una casa che potrebbe essere risorsa per l’avvenire.1 Mandare quanto puoi.
Poi ho ricevuto da una banca di Shanghai dei soldi e non so chi ringraziare.
Accetto delle Messe, ma che siano almeno la elemosina corrispondente a due yen.
Ed infine ti prego di fare le mie parti presso D. Baratto, D. Felici, Paulin e specialmente D. Erdö. Scrivo quasi regolarmente, ma non so se ricevete: risposta nessuna.
Assicura che li ricordiamo cotidie – per S. Francesco abbiamo ricordato D. Erdö speciatim.
E tu prega per noi e fa’ pregare. Ti penso più che non pensi: fa’ anche tu altrettanto per il tuo vecchio
D. V. Cimatti, sales.
1 Si tratta della casa di Nojiri nella prefettura di Nagano, dove poi furono sfollati i chierici.