Cimatti|Cecchetti Albano / 1941-10-29

2825 / Cecchetti Albano / 1941-10-29 /


a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 29 ottobre 1941

Carissimo Don Albano,


  1. Fatta la commissione al ch. Moskwa. L’orologio non è aggiustabile (manca una pietra… e pensare che ce n’è tante al mondo!). Ad ogni modo vedrà… e in caso invierà.

  2. Rispondo alla sua del 26 c. m.


    1. Per la colazione: se per voi non è cara e così sia, tanto più che Don Erdö ha bisogno dell’uovo (finora stava colla comunità… ad ogni modo meglio mangi per compiere meglio il suo dovere).

    2. Pel bucato sta tutto bene quel che dice, ma ad evitandas querelas si faccia dire e in carta chiaro il prezzo – se no sarete nelle eterne questioni (in Seminario le suore hanno aumentato il prezzo del bucato – da un forfait mensile si è passato a un tanto capo per capo – lenzuola, camicia, vestito, ecc.), questo non tanto per lei solo, ma per stabilire una base chiara pel futuro. Chiarisca bene poi: lenzuola tanto, fazzoletti tanto, ecc. che significa? Tanto, qualsiasi numero sia? Idem chiarire bene per la riparazione, che se no si torna alle questioni: “per due agucchiate di filo = tanto…”. Saranno bene animate a non eccedere, come dice Lei, ma l’esperienza passata, sa quanto ci ha fatto soffrire loro e noi.


Se non chiarisce (la matematica non è un’opinione) Lei non saprà mai quanto ha da ricevere o da dare mensilmente. Questo è il mio povero modo di vedere: chiarezza nelle cifre, e per parte sua (Don Cecchetti), controllo.

Le questioni di Mikawajima di oggi vennero da ciò, che Don Dumeez, controllando si accorse di tante cose che non andavano – e così in passato. Don Albano mio, la colpa non solo a Don Cavoli, a Don Pedro, a Don Cecchetti e da quanti si occuparono delle Figlie di Maria A., ma perché bonariamente Don Cimatti ha sempre creduto che si potesse fare a meno di tante scritture – invece bisogna farle ben chiare per la pace e carità.

Dunque non solo per Lei (che Lei anche in questo è come me), ma per la carità e per le relazioni future, quando Lei non ci fosse più o non potesse attendere direttamente, bisogna stabilire chiaro, in cifre esatte. Se i prezzi del bucato loro sono esosi, siamo in diritto e dovere di cercare altri: fanno così tutte le case. Per l’organista, Messa, ecc., come dissi, non è tanto l’entità della cifra che brucia, ma per il principio: dunque (come dissi in altra) le Figlie di Maria A. non fanno nulla per la missione e intendono di isolarsi. I cristiani fanno l’elemosina domenicale, hanno i contributi mensili, se esse sono in chiesa non possono prestarsi? Non so che abbiano combinato per la seconda Messa… Mi pare così ovvio che debbano venire alla parrocchia. Lei non può né deve dare due Messe lassù, è così chiaro!

Le combinazioni del contratto, orario, ecc. deve farle Lei; Don Cimatti interverrà se non si riesca a combinare.

  1. Per le varie domande di aiuti, già scritto. Non so se permetteranno che mi fermi – qui sono ipotecato (immobilizzato) fino al 1 Novembre – in caso Don Antonio venendo potrebbe vedere i terreni.

  2. Per Morie Lei esponga all’Amminis. Apost. che oggi (30) è a Beppu, le condizioni – se non si trova casa (non penso che Egli voglia comprare e costruire) e al momento sarà difficile. Per valutare bene la cosa si presenti all’Amminis. A. con un prospetto dello stato della cristianità – lavoro fatto e fattibile, ecc. Così potrà decidere meglio.

Non c’è che andare passim in casa Eto o altri cristiani o, volta per volta che si va, affittare una camera “Missione ambulante”. In legge nelle case dei cristiani si può andare. Se si sloggia bisogna naturalmente ritirare la pratica “Missione di Morie” (scriverne al Sig. Mori).

  1. Per Don Arri quid dicam? Quando mi avete scritto (Lei e la Nagata) ho fatto subito presso di lui e per telegramma e per lettera quanto sapevo e dovevo e potevo.

Alla Nagata ho scritto che se andava su andava come ammalato – ma in pratica lassù sono contente di non averlo e lui non va anche perché non pensa di essere nelle condizioni in cui è, e allora? Non c’è che metter lui, lei lassù nelle mani di Dio.

  1. Sta bene per l’iscritto Yamaguchi Akira al S. Cuore. Lei gli rilasci la pagella (qui non ne ho).


Ossequi cari a tutti, a Don Arri (mi rappresenti bene per S. Carlo) e a Don Erdö.

Congratulazioni per il lavoro a Muraoka e Obata e avanti nel Signore.


Suo

Don V. Cimatti, sales.