160 /Rinaldi Filippo / 1926-5-2 /
a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani
M. R. Sig. Don Rinaldi, mio sempre buon Papà,
È il giorno per noi dell’esercizio della buona morte e quindi… un po’ di resoconto.
Salute: ottima, sempre in tutto, appetito, sonno.
Studio e lavoro: ci do dentro come e quanto posso, sia per dovere, che per buon esempio. La mia zucca (che conosce da tanti anni) è sempre dura lo stesso, è come le nespole: dura a maturare! Siamo già al terzo libro: si maneggia discretamente la scrittura katakana, in uso nelle ferrovie e siamo alle prese coll’Hiragana e coi caratteri in uso ovunque. Alla sera dialogo per apprendere il frasario e la costruzione giapponese (terribile davvero). A pranzo e cena tiriamo da una scatola un carattere studiato, e ognuno deve con quello formare una frasetta che si dice in pubblico. Per la fine del mese, spero, potrò già obbligare a parlare in refettorio in giapponese, almeno per un po’ di tempo. Ci sforziamo tutti ad affilare meglio che si può l’arma… ma, creda, è duretta anzi che no, lo tenga in mente per chi dovrà venire. E coi bimbi? Qualche frasetta… ma le dirò poi…
Doveri e diligenza: mi sforzo di precedere gli altri coll’esempio e coll’esortazione. Deo gratias! Mancanze volontarie o trascuratezza volontaria, nessuna. Ad ogni modo approfitto del momento attuale per rassodare, fortificare tutto.
Pratiche di pietà: piena comodità e le faccio e facciamo tutte, anche le minuzie. Non ci sono scuse, perché il Signore non ci potrebbe trattare meglio di così; è un vero noviziato, perché capito e attivato.
Frequenza regolare ai Sacramenti con grande vantaggio. Guai se non ci fosse Gesù!
Osservanza delle Costituzioni: mi sforzo sia di essere esemplare in tutto per mio dovere e per spronare gli altri. Le abbiamo lette in principio d’anno coi regolamenti – richiami frequenti (conferenza, buona notte, esercizio della buona morte). Difficoltà per grazia di Dio, nessuna. Fossi da solo e non dovessi badare agli altri potrei essere più rigido nella povertà.
Si avvicina l’estate (grandi calori): la gente è un po’ libera. I bimbi e fanciulli e fanciulle, uomini e donne, specialmente se poveri, hanno solo una specie di soprabito che va fino ai piedi ed è legato ai fianchi (senza agganciamento di sorta) e quindi correndo…Non è difficile incontrare ragazzi, giovinetti in semplici mutandine da bagno. Mi si dice che nei lavori di campagna si va con maggior libertà anche dalle donne. La gente del paese, certo, non ci bada neppure, ma noi… Attenti a chi si manda: comincio a capire perché S. Francesco Saverio supplicava che si inviassero uomini forti in materia.
Carità erga omnes, cordiale, spero che sia tale anche quella degli altri verso di me.
Disordini: mi pare finora nessuno: le difficoltà d’ambiente sopraccennate, che vedono e sentono anche i confratelli. Quanto agli altri…
Fra l’orto, la cucina, la pulizia e le pratiche di pietà colla scuola (per i sacerdoti il ripasso della teologia) sono tutti più che sufficientemente occupati.
Pel vitto e connessi c’è di tutto – si spende molto pel pane. Presto un buon cristiano metterà un forno e speriamo diminuire anche questa spesa, ma mi pare che attualmente la spesa si aggira in globo su 600 yen mensili, per 11 persone (9 noi, il padre che manteniamo noi e in parte le persone di casa), computato tutto. Quando poi avremo da pensare alle imposte…
Quanto a noi attendo idee del Delegato Apostol.: pare, come le scrissi, che il Vescovo propenda a ritirare i suoi per settembre. Speriamo essere meno impreparati.
Non ho ancora ricevuto posta da Torino (salvo da Valsalice, in risposta a lettere di viaggio). Arrivano stampati d’ogni genere, il Bollettino non ancora. 1
Mi urge sapere perché pare in vista l’occasione buona:
Posso iniziare trattative (non personalmente) per vedere di acquistare il terreno vicino alla Missione (per noi, per le suore) ecc?
Pensi alle suore: ci vogliono, e si lavorerà assai.
Per Miyazaki si può pensare a qualsiasi tipo di scuola professionale; di agricoltura c’è già l’Istituto superiore – ad ogni modo attendo parere anche dal Delegato, a cui ho domandato anche le modalità per pratiche legali, ecc. ecc.
L’Oratorio festivo, quotidiano attecchirà certamente, se possedessimo la lingua e aggiustassimo more nostro, gran parte di Miyazaki correrebbe. Piccoli saggi fatti assicurano. Occorre solo siamo padroni di… e poi ci vogliono soldi. Ma il Signore è ricco!
Una prima difficoltà l’avremo dai cristiani cui bisognerà orientare la coscienza nella via dell’apostolato. Vedesse come sono gelosi i fanciulli e in genere i cristiani se ci vedono trattare coi fanciulli pagani!… È una faccenda! Ad ogni modo anche questo bisognerà pure farlo capire e speriamo bene… Insomma se l’entusiasmo o altro non fa velo, o se il Signore non vuole lasciarci in pii illusionismi pare che la messe biondeggia, nonostante le difficoltà non lievi.
Economiche,
Legali – (il Delegato può fare assai presso il Governo),
Lingua: Maria Aus. può fare e farà questo ed altro. Siamo nel suo mese: ufficialmente possiamo fare poco, forse non potremo neppure far la festa sotto il suo titolo, perché l’ambiente è impreparato. Non importa! Ma qualche cosa i suoi figli faranno, e se non potranno fare altro, ameranno Maria Aus. per i milioni di giapponesi che non la conoscono e si sforzeranno di santificare se stessi. Creda, è questo il più bel noviziato che rifacciamo tutti in tutti i sensi.
Ci rappresenti Lei a Maria, e dica a Mamma che i figlioli suoi del Giappone forzatamente o per convenienza non possono come vorrebbero farla amare dagli altri, ma l’amano di intensissimo affetto per tutti quelli che non la conoscono ancora e le offrono per le sue mani le anime loro che vogliono essere calde d’amore, belle e pure. Ed ora che devo dirle? Lei mi prega di scrivere pel Bollettino: ma che debbo dire? Del Giappone o dire bene (e non è sempre verità e convenienza) o silenzio. Abbia pazienza. Oh, a voce come potrei dirle le miserie di un popolo che ha tante belle qualità! Basta. Per ora prepariamoci e preghiamo. Mi pare sarà utile pensare per tempo alle Suore, alla lingua di chi deve venire (se no per anni sarà nell’inazione), a qualche direttiva per vedere in che senso muovermi. Spero che presto il Delegato risolverà i quesiti che gli ho mossi d’indole legale:
sulla legalità delle scuole professionali (nessun istituto religioso ha tipografia e qua le letture cattoliche dovrebbero trionfare, perché tutti leggono e… di tutto; tutto il luridume romanzesco – filosofico di Francia e Germania è pubblicato, e nelle scuole si spiega le solite della derivazione dell’uomo dalla scimmia, ecc. (ormai tutti gli uffici pubblici e scuole sono europeizzati nel vestito).
Sulla proprietà (gli stranieri non possono possedere, possono chiedere la cittadinanza).
Sulla convenienza maggiore o minore di una scuola o di un’altra. Sull’età del lavoro. Tutti a mezzo mio vogliono esserLe vicini coll’affetto e colla preghiera, ma soprattutto il suo povero
don Vincenzo Cimatti, sales.
1 La posta arrivava o per nave, impiegandoci piú di un mese, o attraverso la transiberiana. La posta aerea comincia negli anni 1950. Si capisce da questo la difficoltá di comunicazione.