3866 / Zerbino Pietro / 1949-10-18 /
a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale
Tokyo, 18 ottobre 1949
Carissimo Don Pietro,
Non so fino a quando dovrò disturbarti per le solite mie storie.
Penso che lo sai tu meglio di me (perché qua ufficialmente non si deve sapere nulla… Ma mi pare che lo sappiano tutti) che il Signore si è degnato di esaudire le mie povere preghiere, e quindi ex officio non ti disturberò più.
Ho capito chiaramente che i Superiori desiderano [che] mi fermi qui (e spero di non essere d’imbroglio a nessuno) e quindi non potrò vedere più il volto tuo, né quello del tuo principale.
Spero mi userai la carità di rappresentarmi alla Mamma e al nostro Don Bosco, e tu farai meglio di me le mie parti.
Penso che sia così realizzata la volontà di Dio… e così sia. Mi pare di non spasimare né per il Giappone, né per altri luoghi.
L’indifferenza… Spero che sia santa o almeno santificabile e mi vi ci adagio… Allegro e avanti in quello che mi faran fare.
E tu prega per me e sempre come questo tuo vecchio amico prega sempre per te.
Tuo sempre aff.mo
Don V. Cimatti, sales.