Cimatti|Tirone Pietro / 1933-7-11

1134 / Tirone Pietro / 1933-7-11 /


a Don Pietro Tirone, Direttore Spirituale Generale



11 luglio 1933

M. R. Sig. Don Tirone,

Eccole i nostri poveri moduli riempiti, se non a perfezione, con buona volontà. Compatisca e legga anche Lei con fede e mi consigli.

Grazie a Dio, traviati, nessuno. Le difficoltà che si riflettono sullo spirito di alcuni sono prodotte da malattia (colpa di nessuno) o da abitudini giovanili di vecchia data (alcuni dalla prima giovinezza) e non capite o non manifestate chiaramente negli anni di formazione. Si cerca di lavorare queste ultime. Per le prime (malattie di nervi) non c’è niente da fare che sopportare in pace fin che si può.

I confratelli tutti desiderano il lavoro – alcuni anche molto. Don Cimatti non dice mai di no quando può farlo.

Si vanno delineando e maturando vocazioni anche per la nostra Società.

A quando il Noviziato? Quando i Superiori mi daranno un buon Maestro che andrebbe bene? Lo adocchino fin d’ora. Così venendo per tempo potrebbe apprendere la lingua. Fra quelli che attualmente in sede, non mi pare ci sia nessuno (forse Don Tanguy – o Don Cecchetti, ma è ammalato e poi non può o non vuole studiare la lingua e poi è formato come è formato).

La missione ha già fatto il grave sacrificio di cedere tre buoni soggetti a Tokyo ed altri (prevedo già) dovrà cedere – e allora capirà che non si può andare avanti.

Inizio con pochi (ho voluto dar valore ai desideri dei Superiori e alle disposizioni di regolamento) la teologia ad Hong Kong – ma come hanno detto i Superiori bisogna che anche il Giappone abbia il suo studentato. Quando? Dipende, come il Noviziato, dai Superiori.

Ma è fondamentale che vi siano alla testa salesiani laboriosi, puri e poveri di spirito nel vero senso della parola. Se ciò è necessario dappertutto lo è indispensabilmente in Giappone. Le relazioni con le Figlie di Maria A. mi paiono buone – volevano fare da loro ed è meglio. Le aiuto spiritualmente come so e posso, pur non potendo, per la ristrettezza del personale fare quanto sarebbe utile per loro e quanto desidererebbero per i servizi religiosi.

Voglia investirsi dei nostri bisogni e preghi e faccia pregare per noi.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.