2922 / Ideguchi Francesco / 1942-10-25 /
a Mons. Francesco Ideguchi, Amministratore Prefettura Apost. di Miyazaki
Miyazaki, 25 ottobre 1942
Rev.mo ed amat.mo Amministratore Apostolico, 1
Avendo occasione di venire a Kagoshima per i concerti per le feste centenarie e commemorazione di Ito Mancho, la mia più grande speranza era di potermi abboccare con l’E.V. Non fu possibile, e V. E. ne conosce il motivo.
Non potendo altro scrivo come posso questa lettera in giapponese domandando venia degli sbagli, mosso solo dal desiderio di realizzare la gloria di Dio e il bene, ed aprendo con confidenza a V. E. il mio povero cuore.
Per quante lettere scrivo a V. E. anche su argomenti, che ritengo importanti, non riuscendo ad avere risposta, rimango davvero impressionato e afflitto. Riassumo le varie questioni:
In data 16/6/42 presentai la pratica pel riconoscimento dell’Opera della casa vocazioni (Seminario) di Miyazaki come opera salesiana: finora non ottenni nessuna risposta.
Presentai la pratica per il riconoscimento richiesto dalle leggi attuali della casa religiosa annessa al Seminario: non solo non ottenni risposta, ma mentre tutte le altre pratiche analoghe ebbero piena evasione, solo questa rimane insoluta.
S.E. l’Arcivescovo di Tokyo nella sua qualità di responsabile civile della religione cattolica in Giappone mi rispose che è questione devoluta all’Amministratore Apostolico “qui approbationem denegare non potest, aut denegationis causam manifestare”. È dunque questione di giustizia, ed attendo la sospirata approvazione.
Feci quanto mi fu richiesto per il passaggio dell’amministrazione delle proprietà ecclesiastiche tenute da noi al Clero indigeno, mettendo in rilievo problemi speciali, di cui non ebbi in risposta che lettere perentorie. Se V. E. in questioni così importanti non ci guida, come dobbiamo fare?
Se faremo degli sbagli, intendo di declinare ogni responsabilità.
Dunque per viscera misericordiae Dei insisto per avere una risposta, e specialmente sulla legale approvazione della casa religiosa salesiana annessa al Seminario.
Nella seconda parte della lettera seguono comunicazioni ordinarie di amministrazione, cui volevo sempre tenere a giorno l’Amministratore Apostolico.
Ho coscienza (anche per documenti scritti, 3/4/1942 – 30/3/1943 [?] – 30/9 -13/7-13/8/1942, ecc.) di aver fatto tutto regolarmente, ma l’Amministratore Apostolico con terzi si lamentava che l’Ispettore salesiano non rispondeva o non scriveva.
E concludevo: “Dolorosamente non ho potuto abboccarmi col nostro Superiore Ecclesiastico, dopo l’adunanza degli Ordinari, perché partì insalutato, nonostante l’intesa.
Nell’adunanza seguente promossa dal Governo all’Istituto dame del S. Cuore, V. E non comparve. Quando dunque mi sarà dato di poterla incontrare?
Comunque assicuro l’E.V. che tutti i missionari salesiani e tutti i religiosi salesiani della Prefettura Apostolica di Miyazaki, desiderando di compiere bene il loro dovere, sono in attesa delle disposizioni dell’E.V.
È questa la grazia che nel mese del Rosario per intercessione della Madonna, domanda insieme alla benedizione apostolica per sé e per i suoi.
Obbligatissimo
Don V. Cimatti, sales.
1 FC della minuta presso ACS: Mons. Cimatti dovette tradurla da solo e inviarla in giapponese.