2375 / Ricaldone Pietro BS / 1940-3-31 /
Libri, libri, libri1
31 Marzo 1940
Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,
Ho sott’occhio il catalogo, edito dalla nostra tipografia salesiana di Tokyo, delle pubblicazioni che in un decennio, come buon seme, abbiamo tentato di spargere in tutto il Giappone. Escludendo i libri o riviste stampati per conto d’altri e i singoli volumetti della collezione delle LETTURE cattoliche, sono un 120 volumi appartenenti a varie categorie, atte alla buona propaganda stampa in terra di missione ed alle forme della medesima secondo lo spirito salesiano. Un inno di grazie al Signore che ci ha procurato i mezzi allo scopo e ai generosi e sacrificati lavoratori della penna ed ai compositori e stampatori, che ci hanno ammannito tanto bene di Dio, che produrrà certo i suoi buoni frutti in patientia.
La scuola professionale Don Bosco, santa fucina di questo grande apostolato di bene proprio il 24 del mese di Febbraio riceveva l’approvazione governativa parificandola alle scuole dello Stato: è un passo avanti che ci dà fondata speranza e di nuove ascensioni nella buona propaganda e di un’allargata sfera di bene per tanta gioventù operaia. Il bravo Don Margiaria può davvero essere contento, Lui che da tanti anni lavora indefessamente in questa santa impresa; e con lui i suoi bravi collaboratori.
Ed ora urge il “sempre più e sempre meglio” di Don Bosco. Non voglio accennarle all’apostolato stampa dall’inizio del nostro lavoro in Giappone a tutt’oggi – né quanto specificatamente si fa in missione al riguardo, ma con una rapida corsa al catalogo, intrattenere Lei ed i nostri cari lettori del Bollettino salesiano in questa multiforme manifestazione di bene, uscita dalla nostra tipografia o sotto l’egida sua.
Sono già note ai nostri lettori e il Bollettino Salesiano e le Letture Cattoliche in lingua giapponese. Si preferiscono naturalmente libri in collana o collezione, perché obbligano ad un lavoro più costante ed intenso e forse più fruttuoso.
Così s’iniziò e si continua una modesta collezione “patristica”, un’altra Apologetica, un’altra per ammalati con centro a Beppu. Non manca l’inizio della collana drammatica, amena e musicale. Si è pure iniziata la collana dei libri latini (grammatica e autori). Gli altri libri sono Agiografie, di devozione, di studio della religione (Vangelo, storia ecclesiastica, ecc.). Sfogliando il catalogo mi pare di trovarmi in un vago giardino, dove il solerte giardiniere ha seminato con cura…
Quali saranno i frutti? Non è da dubitarne. Buoni, perché il libro buono, come dice il nostro Don Bosco “è uno dei mezzi atti a mantenere il regno del Salvatore in tante anime… Entra nelle case ove non può entrare il sacerdote… È tollerato anche dai cattivi come memoria o come regalo… Nell’ora della solitudine o della mestizia o del dolore o della noia o della necessità di svago o dell’ansia dell’avvenire è un amico fedele…”.
Oh, com’è perfettamente vero in questi paesi non cristiani; in questo grande Impero, ove l’opera della stampa è elevata alla sua estrema potenza! Oh, quando potremo dire con Don Bosco: “Avremo molte tipografie?”. Ci aiutino i nostri amici e benefattori in questa opera di estrema necessità assoluta.
Giacché sono in tema di propaganda di bene non le sarà discaro conoscere una forma che mi segnala da Tokyo il nostro confratello Don Felici.
Un suo buon amico giapponese può andare nelle scuole elementari per registrare dischi per grammofono con canti e saluti in italiano e giapponese, da inviarsi poi alle scuole d’Italia a titolo di relazione culturale. Per insegnare la pronuncia italiana fu invitato il nostro confratello, che, arrepta occasione, procura di ammannire a quei bravi giovani qualche pensiero religioso e qualche gustoso episodio della vita di Don Bosco educatore. Strano come anche, tra questi frugoli sia sentita con gusto e simpatia la vita di Don Bosco!
L’udito dire acuì il desiderio pure di vedere ed ecco che già in varie scuole elementari di Tokyo si poterono proiettare dal nostro confratello belle diapositive colorate della vita di Don Bosco. Semi gettati a piene mani colla parola e per la vista in queste care anime semplici e belle.
Quali i frutti? Il Signore disponga per il bene. Intanto alcuni di questi ragazzi hanno scritto al missionario, con quella gentilezza che avvince fin dai primi incontri e che è così propria del giapponese: “Anche finito il lavoro dell’impressione dei dischi, non dimenticarti di noi”.
Come può il salesiano dimenticare i giovani?
In preparazione alla Pasqua il Signore ci ha regalato cinque preti novelli salesiani.
Hanno compiuto la loro preparazione in Giappone, e abbastanza attrezzati iniziano il loro lavoro salesiano missionario ed hanno buone attitudini al lavoro della propaganda stampa, di cui hanno già dato prova con discrete pubblicazioni.
Oh, ci conceda il Signore d’essere anche in questo degni figli ed imitatori di Don Bosco.
Ci benedica, amato Padre, e voglia il Signore che la mia povera relazione faccia sorgere qualche mecenate per la buona stampa cattolica salesiana in Giappone.
Suo come figlio
Don V. Cimatti
1 R. M. 989: manos. pubblicato in Bollettino Sales. Ottobre 1940. Una copia dei libri pubblicati dai salesiani fino al 1949 in cui Don Cimatti finì la carica di Ispettore, si trova nel Cimatti Museum di Tokyo.