Cimatti|Grigoletto Giuseppe / 1928-7-17

365 /Grigoletto Giuseppe / 1928-7-17 /


al chierico Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Mio Grigoletto,


La notizia che mi dai della tua malattia è ben dolente. Ti sei fatto e ti fai dei meriti… Grazie specialmente per la parte che vi ha avuto il Giappone.

Lascia stare la questione Balbi: per consolarti eccoti un saggio dei lavori finora eseguiti. Fra qualche anno, limati, messi alla prova pratica ecc. si stamperanno. Ora è il momento del vocabolario e sto preparando tavole di nomenclatura e frasario. Niente paura, non hai compromesso nulla. Secondo me l’errore fu del Balbi che a me ha mai scritto… quindi…

Calmo sempre e niente paura. Grazie del francobollo che applico sulla busta.

Non hai bisogno di assoluzioni: ad ogni modo se la desideri eccotela piena + unita alla benedizione di Mamma + unito a un caldo abbraccio col più fraterno ricordo quotidiano.

Non ti dico di pregare per me perché son certo che lo farai. Allegro e buona ricostituzione e buoni esercizi e buon anno (cominci teologia?).

Qui nulla di nuovo. Lavoro che si moltiplica in forma preoccupante. Se fossimo 1000 ci sarebbe lavoro assiduo per tutti. Frutti? Li vede Lui e basta.

Guai al Missionario che voglia in Giappone vedere i frutti! Meglio stia in Patria.

In trent’anni che ho lavorato per studiare di formare caratteri, mai ne ho trovati tipici come questi…

Il buon Dio ci assisterà. Prega e fa pregare.

Ti prego di salutarmi tutti tutti tutti i cari confratelli di Mogliano.

Tuo

don Vincenzo Cimatti