3680 / Marega Mario / 1949-1-10 /
a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone
Pro-memoria
[10 gennaio 1949]
Carissimo Don Marega,
Non dimenticare gli articoli illustrativi di Oita – S. Francesco – antiche cristianità – scoperte di tombe, ecc. – per P. Kasmitter. Invia a lui o al sottoscritto.
Piano di azione nostra a Oita per le feste.
Relazioni colle autorità.
Avviserò il nostro Amministratore Apostolico della tua entrata.
Inteso per ora che Don Moro continua nella parte parrocchiale – per Don Scrazzolo vedi come può essere occupato (o continuamente nel suo attuale lavoro o in altro).
Vedi a che punto è Usuki – e vedremo. Anche per questa opera vi è il problema ancor insoluto per la cucina, ecc. (personale).
Si presentassero buone occasioni di compera S. E. sarebbe ben disposto anche per Takeda o Hida, ecc.
Ti ho espresso il mio pensiero chiaramente:
più ti mantieni libero dal lavoro diretto parrocchiale, più potrai lavorare nei campi affidati;
dominio su te quando parli e giudichi (ricorda P. Byrne di S. Francisco);1
impressione dei confratelli con cui hai trattato al ritorno, che hai ancora molto del di prima;
nutriti di pietà e quando puoi del breviario.
Tuo
Don V. Cimatti, sales.
1 In bel modo, ma chiaramente, Mons. Cimatti fa capire che Don Marega non era mandato per il lavoro apostolico parrocchiale a Oita: dato il suo carattere, per questo non era fatto. Nel 1949 erano in preparazione le feste per i 400 anni della venuta di S.Francesco Saverio in Giappone. Per questo era previsto l’arrivo del Braccio di S.Francesco conservato nella Chiesa del Gesù a Roma. Don Marega era specialista della storia di quei tempi e Don Cimatti lo incoraggiava in questo lavoro più adatto per lui, come si vedrà nelle numerose lettere che gli scrive durante quest’anno.