374 /Sordo Antonio / 1928-8-26 /
al chierico Antonio Sordo, ex-allievo di Valsalice
Mio amatissimo Sordo,
Grazie della tua; non meravigliarti della carta, è l’invito per la riunione mensile dei giovanotti… non ho altro alla mano per il momento.
Come non mi meraviglio delle tue ritardate a scrivere… In questo ordine di idee non hai mai avuto buona gamba e perciò… niente paura. Non perdere mai però il sonno per scrivere a Don Cimatti… Spero che gli esercizi ti abbiano messo a posto e che le buone risoluzioni prese ti trascineranno avanti almeno fino al prossimo turno di esercizi. Ti meravigli che i chierici di ora siano diversi da allora… ma credi proprio che voi foste allora la perfezione? E il progresso dove lo metti?
Ti meravigli pure dell’affievolirsi delle relazioni… ma è certo… lontan dagli occhi, lontan dal cuore… c’è un unico, indefettibile compagno… Gesù.
Ti rinnovo la raccomandazione per la teologia; è la base. Se non vuoi avere da piangere dopo, studia e studia bene ora.
La musica… non sei stato mai un campione. Esatto il pensiero del Sig. Ispettore.
I tuoi apprezzamenti sui superiori mi fanno ridere. Ti meravigli forse perchè non capisci bene la questione. Anche Calles1, l’attuale persecutore del Messico, rappresenta l’autorità di Dio.
a) Compito di noi sudditi è non di fare il processo ai nostri superiori, ma di obbedire a quanto prescrivono conforme alla regola… e basta. I Superiori (secondo te) comandano male? Ma tu obbedisci bene. Il buon Dio al rendiconto finale domanderà quanto hai fatto tu… non Tizio o Caio o Sempronio.
b) La confidenza ha un lato naturale (simpatia) e uno volontario: se non c’è il primo niente di male – ci vuole il secondo. D’altra parte il rendiconto nella parte ufficiale è chiarissimo e possibile a tutti. Poi in ogni caso non c’è l’Ispettore? Non ci sono i Superiori Maggiori?
c) Preti e chierici… Miserie umane. Ah chiericuccoli! fate il vostro dovere e vedrete che non succederanno queste miserie. Ma di che vuoi che temano i superiori “i chierici inutili”? Siate uniti a far guerra al diavolo… oh, questo sì… tutto il resto? … alzati la veste e…
d) Tu sai il proverbio piemontese delle lavandaie che non sono mai contente della pietra su cui lavano… Come te che ti lasci abbagliare dall’idea che un cambio ti possa dare chissà che cosa…
La felicità religiosa è data dall’obbedienza… lascialo dire a Don Cimatti che dopo 32 anni di professione ti può dire (credo) qualche cosa… Che i giovani ti vogliano bene non ti deve bastare: quello è sentimento… Bisogna ti voglia bene il Signore.
Spero finalmente che Bovio scriverà… ché davvero si è dimostrato taciturno al sommo. Mapelli, Rizzo muti come pesci. Giordano di tanto in tanto, per me basta preghiate…
Dunque Tonio mio, niente paura, allegro e buono sempre e vedrai quanto il Signore ti vuol bene.
Tuo sempre e tutto
don Vincenzo Cimatti
1 Plutarco Elías Calles fu presidente del Messico dal 1924 al 1928. La Chiesa cattolica non aveva mai voluto rispettare gli articoli della costituzione in cui non le si riconosceva personalità giuridica; si proibiva il culto esterno, come le processioni; non venivano riconosciuti diritti politici ai sacerdoti; veniva limitata l’apertura di templi e il numero dei sacerdoti, ed era proibito officiare messa agli stranieri. Il presidente Calles decise di far rispettare le norme della costituzione e stabilì sanzioni per chi non le avesse osservate. Come risposta la Chiesa sospese ogni attività nei templi.Molti cattolici si levarono in armi e iniziò una ribellione che durò tre anni, fino al giugno del 1929, quando il governo e la Chiesa giunsero a un’intesa.