1255 grigoletto |
1255 /Grigoletto Giuseppe / 1934-5-20 /
1 a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice |
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20 maggio 1934
Carissimo Don Giuseppe,
Ho ricevuto la tua ultima colla carità che vi hai unito e ho pregato, ponderato quanto mi dici e sono venuto nella decisione che tu pro bono pacis sospenda l’attività a pro della missione giapponese nel punto delle offerte. Se i superiori te lo permetteranno continua dal punto di vista scientifico. Che vuoi? È parte della mia vita, parte integrante fondamentale, la carità. Vedendo quanto tu soffri per questa e quanto soffrono quei di casa di Trento, mi pare che se cessando questa tua attività, la dirigerai dove diranno i Superiori, ne verrà del bene a te e a tutti. Per te è un gran merito, per i confratelli un contento. Pregherai e farai pregare. Ne scrivo al buon Don Rigoni pregando ad aderire e di accordare quanto domando.
Non adontarti, caro Giuseppe, mi pare che Gesù da te domanda anche questo sacrificio e tu saprai farlo. A chi ti domandasse fa’ inviare a Torino o a me direttamente. Cercherò direttamente di mettermi in relazione coi numerosi amici da te scoperti.
Caro Giuseppe, quanto all’altro tuo problema, prega, consigliati col confessore e se ti senti di abbracciare la croce più intensa in ogni senso, domanda pure, senza domandare speciale destinazione. In quelle condizioni, domandando la carità non farai ingiustizia a nessuno.
Non pensare a cambiamenti in Don Cimatti, verso il Signore e verso di te, che ti volle suo ministro di carità, eterna riconoscenza e preghiera, poi Lui ti pagherà in Paradiso e Don Cimatti qui e là non mancherà di fare la sua parte.
Scrivo a tutti quelli che concorsero a questa carità. Sono a Oita per la festa di Don Bosco, che ormai abbiam finito di celebrare in tutte le residenze.
Ti abbraccio e benedico con tutta l’anima.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti sales.