2984 / Cecchetti Albano / 1943-5-17 /
a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone
[17 maggio 1943]1
Carissimo Don Albano,
Come ringraziarla di quanto ha fatto davvero più che maternamente per me in questi giorni? Grazie ed il Signore rimeriti. Lei tenga fermo sui principi: osservanza delle regole, pratiche di pietà per quanto è possibile in comune, conferenze e rendiconti, orario ben osservato. Altro di speciale mi pare non aver notato che sia da ricordare.
Per l’orario mi dispiace di essere stato causa di ritardo quella sera che siamo andati dal dottore – domandi anche per me scusa agli “iin” [membri del consiglio dei cristiani] che si erano così disturbati anche per me, e specialmente ringrazi colui che ha voluto venire fino alla stazione.
Giacché parlo di orario abitui i giovani preti all’orario colla cristianità, perché qui in Giappone i cristiani ne abusano in modo terribile. Spacchino il minuto nelle funzioni – se no nascono tanti inconvenienti a danno di tutti. Come pure ricorda che feci cessare la radio quella sera… Li metta alla regola (Vedi circolare del Rettor Maggior) per la radio… Non se ne guadagna niente.
Così quella ragazza che suona il piano così lungamente, non sarà di impedimento ad altri che potrebbero imparare e che penso approfitterebbero di più di quella povera ragazza che mi pare concluda assai poco?
Mio buon Don Albano, il Signore rimeriti del bene che fa, ma pensi anche un po’ a riposare e curare i suoi acciacchi.
Ha due preti giovani – li formi al lavoro, guidi, faccia fare.
Avanti nel Signore sempre con santa semplicità e allegria.
Tutto suo nel Signore aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 Don Cimatti era stato a Beppu dal 10 al 14/5/43: lo scritto lo dovette inviare subito dopo il suo ritorno a Tokyo.