3426 / Nakatsu visita / 1947-3-30 /
Visita canonica all’Opera salesiana di Nakatsu e Osada Koen
30 marzo 1947
Prima della partenza visito la parrocchia a Nakatsu e l’opera nostra a Osada Koen. Pur non sapendosi ancora di sicuro e come si userà il luogo bruciato e la permanenza definitiva nell’attuale casa, si lavora di gran cuore per questa povera gioventù abbandonata, che pare corrisponda bene alle cure dei confratelli.
Regna lo spirito di famiglia e buon affiatamento fra tutti. Già si pregustano buone speranze di vocazioni (già 4 aspiranti a Miyazaki), che si spera coltivare bene, essendosi ottenuta la licenza di fare la scuola a casa.
Appena sarà possibile aver assicurazione di stabilità nella nuova casa, si faranno le modificazioni utili all’assistenza e vita di comunità. Già si pensò e si attuò una conveniente costruzione dei luoghi comuni, e si iniziò la coltivazione dei terreni annessi. Occorrerebbe personale ad hoc, che per ora non c’è: i confratelli coll’aiuto dei giovani più grandicelli si devolvono anche in questo.
Il lavoro di cucina, rammendo e bucato è devoluto alle suore del Charitas di Miyazaki che vivono in casa separata, assumendosi l’educazione dei piccini.
Regolare la separazione canonica. La regolarizzazione del personale darà modo ai confratelli di poter attendere con maggior regolarità alle pratiche di pietà in comune. Come pure qualche ritocco all’Orario darà modo di regolare le pratiche mattutine dei giovani alla perfezione dei nostri regolamenti (rosario, lettura, ma con sano criterio, trattandosi di giovani speciali e vari di loro non ancora cristiani). Specie dopo l’incendio la casa ha bisogno di tutto e di tutti. La Provvidenza non è mai mancata e si serve di volenterosi, delle autorità e dell’industria dell’elemosinare dei confratelli.
Come dappertutto raccomando: osservanza delle regole anche in minimis, poggiata sul fondamento di una soda pietà e di un efficace lavoro per sé e per gli altri.
D. V. Cimatti, sales.