Miyazaki 21 settembre 1928 |
380 /Valentini Eugenio / 1928-9-21 /
al chierico Eugenio Valentini, suo ex-allievo
Mio Valentini,
Grazie della tua e grazie specialmente di quello che fai per questo tuo vecchio amico e per le Opere che ha tra mano l’amico dell’anima tua, opere che sono di Dio. Ed ora a noi:
Non guardare agli effetti – prega il Signore che non te li faccia vedere – ma ti mantenga viva la buona volontà.
Abbandònati a Dio.
Per lo studio traffica il tempo e fa’ quel che sai e puoi; è dovere. Per le tue relazioni con Bava non può pretendere di aver quello che hai tu e viceversa. Quanti santi veneriamo noi? Non ne trovi due simili. Il significato di “rendi a tutti amabile la tua pietà” è per Don Cimatti questo: evita, specialmente in pubblico, quanto può dare nell’occhio – in privato fa’ quello che vuoi anche nelle manifestazioni estrinseche. Ho visto Don Beltrami pregare in pubblico. Capo chino e basta. Penso che quando era solo faceva ben diverso.
Sei in errore pensando che Bava mi abbia scritto di te… Tu fa’ la tua preghiera prima e dopo lo studio – opportune et importune parla pure di religione a quanti vuoi – e niente di male (anzi molto bene) almeno lavorare in questo col buon esempio, se non puoi colla parola: ma tutto questo con spontaneità e naturalezza, come abitudine bella e santa e gli altri diranno quel che vogliono.
Per i propositi farai qualche piccola aggiunta se credi:
Al primo “in silenzio o mi allontanerò. Se però prevedo di poter fare anche solo un po’ di bene accetterò la discussione”.
Al secondo: “… a meno che non sia necessario…”.
Grazie della tua fotografia; ma mi sei sempre presente, meglio che sulla carta.
Ti abbraccio e benedico e tu fa’ altrettanto pel
tuo aff.mo
1 don Vincenzo Cimatti |
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