6053 / Crevacore Alfonso / 1965-5-10 /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
10 maggio 1965
Rev.mo e amatissimo Direttore,1
Mi servo del nostro Simoncelli per togliere la fatica dei miei scarabocchi.
l. - Per la mia salute lei conosce già. Grazie a Dio posso compiere, come mi è possibile, i miei doveri quotidiani. Abbia pazienza e mi compatisca. Desidero fare che sia meglio che sia possibile i miei piccoli doveri. Lei mi aiuti col consiglio, con la preghiera.
Per la salute già conosce: pazienza, obbedienza, umiltà saranno le mie guide. Mi consigli, mi ammonisca, mi aiuti in tutto.
Non conosco nulla che posso aiutare per il buon andamento della casa.
Mi aiuti, mi consigli, mi castighi. L’importante è che vada secondo la volontà del Signore… Preghi per me, mi benedica.
Suo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti
1 Anche questo scritto dettato. Per l’altro si era servito di D. Suchan. È probabile che questo sia il primo: essendosi ricordato della malattia del Direttore, ecc. scrisse nuovamente.