3955 / Grigoletto Giuseppe / 1950-11-23 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
Tokyo, 23 novembre 1950
Carissimo D. Giuseppe,
… de sub cuius pede. Mi giunge la tua del 15/11 poco prima della partenza di D. Scrazzolo e tento di consegnargli anche questa. Deo gratias!
Displìcet assai di quanto è avvenuto… quid dicam? Fiat voluntas Dei.
Il mio buon Direttore è disposto al concorso per la Via Crucis, come varie volte hai ripetuto, in questo modo: tu determina la somma che in modo sicuro ti sarà trasmessa in dollari U.S.A. (o nelle forme o modalità che credi tu). Non dimenticare un bel busto di D. Bosco (da stare all’aperto, giardino entrata del nuovo studentato).
Se riesce a metterlo nel limitato bagaglio, ho affidato a D. Scrazzolo una cassettina con n. 14 minerali e relativa lista esplicativa.
Della Colonia Dantesca mi parlavano gli amici frugoli di Dante. Perché non venirci? Basta che il Signore voglia…
È intesa la S. Messa per il prossimo Natale (se sarò vivo… se no gliela canto in Paradiso).
Unisco lettere relative e agli altri.
Passo le tue commissioni e a D. Barbaro e all’Ispettore, che, come scrissi, curerà la questione per P. Bartoli.
Mi pare di aver risposto a tutto. In gran fretta abbraccio riconoscente e benedizione.
Un mondo di auguri natalizi ed annuali a tutti.
Tuo
D. V. Cimatti, sales.
Con D. Scrazzolo vedi di regolare (si est necesse) la questione della S. Messa gregoriana di cui non sono riuscito a capir bene… e d’altra parte D. Gino è così distratto…