3909 / Grigoletto Giuseppe / 1950-3-4 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
Tokyo, 4 marzo 1950
Carissimo D, Giuseppe,
Continuo a pregare anche per tutto il mese di marzo (e dirigo quelle preghiere che fanno per me) secondo le tue intenzioni. Dunque, buon S. Giuseppe. Ti rimeriti con tante grazie spirituali e materiali come sa far Lui. Non mi espando in ringraziamenti. Anche tu hai lavorato e quanto… in questi 25 anni. Fosti e sei davvero benefattore insigne nostro, fossi al potere ancora e se morissi, ti farei dire una Messa da tutte le case come benefattore insigne. Faranno i posteri. Ora non ho più niente da poterti offrire: solo, riconoscente affetto e molte preghiere, il resto fa il Signore.
Ed ora a noi:
alla tua missiva scrissi direttamente al Comm. Rossi. Vedi quanto mi risponde.
Ricevo la tua del 21/2:
L’Ispettore mi assicura (gli feci vedere lettera di D. Bartoli che mi scriveva a nome tuo) che Scrazzolo ha scritto.
Bene per i libri, Quid dicam? Mi pare di averti comunicato che lo Studentato (dato lo sviluppo della Scuola Professionale – penso toccherà quest’anno i 600 allievi – idem e più a Miyazaki) che viene rimpolpandosi, trasloca in altri locali più adatti; biblioteca e Musei saranno messi all’ordine del giorno.1 Il nostro Studentato è riconosciuto in America come una delle Università cui possono accedere Americani anziani residenti in Giappone. Quel materiale da te accumulato di tipo scientifico è il primo fondo delle nostre due scuole di Miyazaki e Tokyo. Per lo Studentato ho i libri che tu conosci (oltre naturalmente quanto abbiamo potuto raccogliere) e per una buona biblioteca (per stud. filos. e teol.) i libri non sono mai abbastanza, idem per materiale scientifico relativo a tal genere di studi. Per le spedizioni si può dire che c’è chi va e chi viene, e ne approfitterò per farti pervenire quanto posso.
Dunque fa’ secondo le tue possibilità e permesso dei Superiori, e naturalmente non dimenticare anche altri (come desiderano i Superiori). Al momento le case sono fornite di elementi statuari a sufficienza (quindi ci fossero richieste…).
So che i Superiori a Torino e il Visitatore in Giappone diede direttive al nuovo Ispettore, non so quali (forse dar valore e intensificare le scuole).
Mi pare davanti a Dio di essere stato mordicus a tali principi, ed ecco perchè ti dicevo sempre: “Don Cimatti non ha veste ufficiale” mi sembra che tutto quanto mi fai fare – e lo faccio tanto volentieri – dovrebbe farlo altri, per stringere, aumentare, valorizzare le relazioni ecc. ma faccio ben volentieri.
Da Torino mi si dice (D. Zerbino che ora è incaricato del Bollettino) di scrivere articoli: ma che cosa debbo dire date le condizioni e il lavoro ora affidatomi?
Ora sono legato allo Studentato e arrepta occasione (e tu ne sei una) ti indico qualche cosa che ho sottoposto al mio Direttore.
Ecco tutto, caro D. Giuseppe, penso quindi che capirai e mi scuserai se non posso aderire a tante cose che giustamente desidereresti o da me o dal Giappone. Compatiscimi, ma D. Cimatti deve scomparire… e Deo gratias!
[Manca il seguito…]
1 Nel mese di marzo si cominciò il trasloco dello studentato alla nuova sede di Chofu, durato fino a maggio. Il luogo era una fabbrica bellica messa in vendita. Il primo anno si dovette abitare nei locali della fabbrica.