2242 / Capo del Governo italiano / 1939-3-… /
[Marzo 1939] 1
Il sottoscritto, Prefetto Apostolico di Miyazaki, Giappone, e Superiore dell’Opera Salesiana in Giappone si onora di segnalare all’E. V. l’opera di propaganda Italo-nipponica occasionata dal suo recente viaggio di ritorno in Italia dal 17 maggio al 7 dicembre 1938.
ANTEFATTI. I Salesiani di Don Bosco dal 1926 furono inviati dalla S. Sede ad evangelizzare le due province civili di Miyazaki e di Oita nell’Isola Kyushu in Giappone (Sup. 16.072.175 kmq – Popol. 1.825.436, cens. 1935), e nel 1933 iniziarono la fondazione di opere per l’educazione della gioventù povera ed operaia e per la formazione del personale nella Capitale Tokyo.
I salesiani italiani che lavorano in queste opere missionarie o salesiane o che si preparano negli istituti di formazione sono in numero di 48.
In occasione della visita della missione di amicizia inviata dal partito fascista nazionale si poté presentare agli illustri visitatori il modesto lavoro compiuto nel decennio 1927-1937 comprendente a Tokyo:
La scuola di Mikawajima (Oratorio tipo Don Bosco) frequentato da un 1500 allievi, comprendente parrocchia ed opere varie di assistenza sociale (giardino d’infanzia, dopo scuola, dispensario e associazioni varie).
La scuola professionale Don Bosco (30 allievi) comprendente la sezione tipografica e sartoria. Attualmente pareggiata dalla Provincia, è prossima l’approvazione governativa.
Il Noviziato, studentato filosofico e teologico (32 allievi) per la formazione del personale in posto.
NELLA PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI
Otto residenze missionarie con 1500 cristiani.
Opere varie educative e di assistenza sociale
a) Seminario indigeno di Miyazaki (62 allievi)
b) Asili d’infanzia (N. 5 con 214 allievi)
c) Orfanotrofi (N. 2 con 120 allievi)
d) Ospizio di Miyazaki per vecchi e orfanelli (110 ricoverati)
e) Collegi per fanciulli e fanciulle (N. 9 con 44 allievi)
f) Oratori ragazzi pagani (N. 9 con 1630 allievi)
g) Tipografia e libreria (N. 1)
h) Tubercolosario Giardino di Luce e segretariato per gli infermi.
Coadiuvano specialmente nelle opere di carità e di educazione femminile le Figlie di Maria A. (suore di Don Bosco), le suore giapponesi della Carità, e l’Associazione delle sorelle giapponesi della Nagata.
Nelle scuole di istituzione nostra si insegna l’italiano ed i salesiani o religiose giapponesi da noi dipendenti lo parlano e scrivono correttamente.
Vari confratelli salesiani poi con concerti musicali di musica italiana (a tutt’oggi oltre 600), con pubblicazioni di indole varia (letteraria, scientifica, sociale), tra cui primeggia la prima traduzione italiana del Kojiki (il libro più antico di storia giapponese) intendono dimostrare il loro indefettibile amore alla patria lontana e di farle onore.
La predetta missione, soddisfatta ed ammirata per quanto ebbe campo di constatare, fece di tutto ampia relazione al R. Governo Imper. d’Italia.
Il sottoscritto pure nella sua permanenza in Italia sottopose al R. Ministero degli Esteri un memoriale, richiesto dalla competente autorità, in cui lumeggiava e raccomandava le necessità della sua missione e delle Opere da lui dipendenti.
PROPAGANDA ITALO NIPPONICA
Partito da Shanghai sul Conte Biancamano il 17 Maggio 1938 ebbi la fortuna di incontrare sul medesimo pel viaggio di ritorno la Missione nazionale fascista, e fui felice di prestare il mio povero contributo di aiuto nella traduzione dei messaggi delle autorità giapponesi.
Giunto in Italia dopo le visite di ufficio alla S. Sede ed agli uffici governativi, iniziai una serie di conferenze, illustranti il Giappone nei suoi costumi, le sue relazioni antiche e recenti coll’Italia e l’influsso che questa vi ebbe nei vari campi (propagazione della fede, letteratura, arte, ecc.) – come è compresa e valutata l’Italia dallo spirito giapponese, l’opera svolta dagli italiani dal secolo XVI a tutt’oggi – l’importanza dell’unione Italia-Giappone nei riflessi dell’Estremo Oriente.
Furono 150 conferenze, illustrate da film sonori, proiezioni luminose e da saggi di musica giapponese autentica o di mia composizione, tenute o per cura degli istituti locali di cultura fascista, del Dopolavoro, di Istituti di cultura letteraria o scientifica, o di scuole secondarie maschili e femminili, o di Istituti di educazione (specie salesiani) o di chiese o di riunioni popolari. Erano sempre presenziate secondo i casi dalle autorità prefettizie, militari, civili o scolastiche o dai loro rappresentanti e tenuti nei saloni delle rispettive associazioni o cinema, teatri, ritrovi pubblici, ecc. gentilmente concessi.
Le sedi più importanti di tali conferenze furono a Roma, Firenze, Genova, Alassio, Torino, Milano, Verona, Novara, Pavia, Trevi, Pordenone, Varese, Treviglio, Napoli, Littoria, Gaeta, Venezia, Modena, Bologna, Ravenna, Faenza, Gorizia, ecc.
Mentre esprimo il più vivo ringraziamento a quanti mi facilitarono questo lavoro, specialmente al nostro R. I. Governo ed all’ambasciata giapponese di Roma, mi è grato segnalare questo contributo d’affetto vivissimo che tento di nutrire per la nostra patria e per le anime giapponesi a me affidate.
1 Manca, oltre la data, l’intestazione e la conclusione. Riproduzione della minuta autografa di Mons. Cimatti.