162 /Giordano Antonio / 1926-5-3 /
al chierico Antonio Giordano, ex-allievo di Valsalice
3 maggio 1926
Carissimo Giordano,
Sei vivo? Neppur un rigo tuo: ma certo ci ricordiamo sempre.
Ti trovo sempre vicino al tabernacolo. Prega per me. Ti penso al solito laborioso, buono: nel mese di Maria bruciate d’amore per Lei.
Coraggio e niente paura per le difficoltà che sorgessero… Che dirti? Butto giù un pensiero per Luglio, Agosto. Spero avrai ricevuto i precedenti. Per me sempre bene. Ti abbraccio di vero cuore. Tuo sempre
Luglio.1 Mese di raccolto! Avete seminato molto o accudito bene le piantagioni? Certo la messe biondeggia e bisogna accingersi al raccolto.
Avete seminato poco e accudito poco la messe? Almeno raccogliete con cura quanto c’è. In che modo? Con l’intensificare il lavoro e colla preghiera. Allegri, sempre, che Gesù è con voi. Fate di lasciar ottima impressione di voi fra i giovani e consacrateli tutti a Maria SS.ma.
Agosto. Caldo! Riposo! Esercizi! Tre nomi, tre immense condizioni di fatto che non dovete dimenticare. Col caldo, la fiacca in tutto. Col riposo l’adagiarsi ad una minore attività quasi sempre letale al salesiano.
Preferirei pensaste ad una diversificazione di lavoro, non al riposo.
Gli esercizi! La pratica più importante dell’anno e con questi i ritorni su di sé, i propositi, le constatazioni, le decisioni.
Animo, chierichetti miei! Ricordate quanto vi disse il vostro povero Don Cimatti, che è innamorato delle anime vostre, perché possesso di Dio, e sforzatevi di lavorare, lavorare, lavorare materialmente e più spiritualmente. Avete lavorato durante l’anno per gli altri; lavorate ora assai per voi.
Vi benedico e vi stringo tutti al nostro buon Gesù.
Vostro
don Vincenzo Cimatti
1 Parole per i chierici di Valsalice.