2027 / Ricaldone Pietro / 1938-3-15 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
15 marzo 1938
Amatis.mo e Rev.mo Sig. Don Ricaldone,
Grazie della sua ultima. La nomina siccome mi ha lasciato tale e quale – e siccome i Superiori conoscono quanto ho domandato, e se così hanno disposto è segno che il Signore vuole così, e così sia. Dopo tutto (me lo sono sentito dire tante volte – e l’ho gridato tante volte) non sbaglio a fare quanto mi dicono. Ho scritto ai confratelli dicendo con Don Bosco “mi sopportino ancora un poco”.
Il nostro Don Escursell si è calmato alquanto: ha rimesso tutto a dopo il Capitolo generale. Penso che i Superiori avranno capito bene quanto lo ha tormentato e lo tormenta. In un primo tempo voleva uscire del tutto – ora vuol lavorare col clero spagnolo ad tempus per compensarli (dice) dei benefici ricevuti – motivo, perché il Superiore non ha approvato la sua attività. Penso che in qualche cosa si sia compromesso e cerchi la sua via d’uscita dal Giappone. Ad ogni modo, ora, lavora e fa il suo dovere.
Adesso è la volta del ch. Broccardo che si vuol fare frate… Mah! Vado staffilandolo e addolcendolo: vedremo!
Il nostro Don Tanguy, con riguardi, tira avanti.
Speravo con questa inviare la nomina del Delegato, ma un cumulo di circostanze, fra cui la venuta della Commissione Italiana, mi obbliga a ritardare l’adunanza al 29 Marzo.
Per la mia venuta avevo già esposto al Sig. Don Candela varie difficoltà. Non già che Don Cimatti sia necessario, anzi! Certo vi sono proprio sul tappeto questioni importanti – il bravo Don Tanguy ammalato – vari di questi confratelli ammalati un po’ materialmente e spiritualmente – tanto ristretti di personale che il sottoscritto fa scuola regolare – Don Liviabella che tornerà dopo che sono partito (se devo partire), ed egli è l’Economo.
Avevo prospettato qualche proposta. Desidererei il consiglio dei Superiori per non lasciar aggravare la situazione. Per aggiustare bene le cose certo il Capitolo Gener. non è il tempo più propizio: si ha tutti fretta. Ad ogni modo sono nelle mani dei Superiori: è certo un sacrificio grave per tutti, data la situazione in cui ci troviamo.
Per il mio rendiconto grazie a Dio, salute materiale e spirituale, bene. Nulla di nuovo. La circolare sulla povertà fa del vero bene a tutti: Deo gratias.
Per me, per i miei e per le nostre cose, una speciale benedizione e preghiere.
Suo nel Signore
Don V. Cimatti, sales.